Allungare la vita di uno smartphone è possibile, fino al 50%, ma come fare? È davvero sorprendente

L’Unione Europea pensa ad una stretta sull’obsolescenza programmata, imponendo ai produttori di smartphones di aumentare la vita dei dispositivi. E a Bruxelles si lavora ad una bozza di direttiva che allunghi il ciclo di durata di smartphones e tablets – ma anche di PC – e che riduca l’inquinamento ambientale provocato dalle batterie.

Smartphones Obsolescenza UE ComputerMagazine.it 11 Settembre 2022
La UE pensa ad una stretta all’obsolescenza programmata e prepara una bozza di direttiva – ComputerMagazine.it

Dalle pagine del New York Times, l’ex vice-presidente della tecnologia della Apple di Cupertino ed autore di numerosi libri sul design, Don Norman, ha rivolto un “j’accuse” ai produttori di tecnologia, colpevoli a suo dire di introdurre nel mercato ogni anno nuovi prodotti che potrebbero godere di un ciclo di vita assai più lungo semplicemente venendo riparati ed aggiornati nelle loro componenti.

Anche l’Unione Europea è tornata sul tema dell’obsolescenza programmata proprio pochi giorni fa, presentando una bozza di direttiva che imponga ai produttori di smartphones di aumentare la durata dei dispositivi e, al contempo, di ridurre l’inquinamento provocato dalla produzione delle parti che lo compongono, con particolare riguardo alle batterie.

“Penso sia necessario condannare i comportamenti di palese obsolescenza programmata – ha dichiarato all’ANSA Giovanni Miragliotta, docente alla School of Management del Politecnico di Milano e senior director agli Osservatori Digital Innovation – e spingere verso stili di consumo più sostenibili anche attraverso una maggiore durata dei dispositivi. Ma è importante che in sede regolatoria [riferendosi all’UE, ndr] si definiscano obiettivi ragionevoli”.

Dispositivi aggiornabili attraverso il ricambio di singole componenti per aumentare i cicli di vita del 50%

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Tra le componenti che maggiormente contribuiscono all’insostenibilità ambientale, le batterie risultano tra le più inquinanti in assoluto – ComputerMagazine.it

Riguardo alla domanda-provocazione del New York Times sulla possibilità o meno che gli smartphones abbiano cicli di vita della durata di 10 anni, Miragliotta ritiene che sia “davvero molto difficile che un telefonino possa durare un decennio, come ipotizzato nell’articolo. Oggi non durano quasi mai 10 anni nemmeno PC e laptop, strumenti di lavoro progettati per essere espandibili sostituendo componenti e aggiornando software”.

Ed ha continuato: “Partendo da analisi accurate sui dati, forse è possibile aumentare la durata media attuale del 50%, ma attenzione a non imporre ai produttori obblighi che non sarebbero ragionevoli per il mercato”, rivolgendosi in questo modo al legislatore, ovvero all’Unione Europea, attualmente in fase di studio e vaglio di una nuova direttiva a riguardo.

La strada maestra, dunque, parrebbe proprio quella della progettazione di telefoni intelligenti composti da parti sostituibili, in modo che, in base agli aggiornamenti introdotti dalle aziende sul mercato, si possano sostituire solo parti specifiche come, ad esempio, già avviene per il “Fairphone” olandese, prodotto da una start up di Amsterdam. Ma per ora è ancora solo un’eccezione, più unica che rara.

 

? FONTE: www.ansa.it

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