Qui si proteggono i dati degli Italiani: un enorme datacenter che previene dai 50 ai 70 mila attacchi hacker al giorno

Esiste un luogo estremamente protetto e ben sorvegliato in cui vengono conservate le informazioni personali di moltissimi utenti. Lo scopo? Preservare la sicurezza di questi dati ed impedire ad eventuali trasgressori di ottenerli.

Qui si proteggono i dati degli Italiani: un enorme datacenter che previene dai 50 ai 70 mila attacchi hacker al giorno
Ogni paese del globo ha, almeno, un data center in cui mantiene protette le info personali degli utenti – Computermagazine.it

La sicurezza informatica non è mai troppa: ogni nazione conserva i dati di tutti gli utenti a modo suo, cercando di compiere un lavoro efficiente e dimostrando sia serietà che professionalità allo stesso tempo.

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È molto importante tenere a mente che, se qualcuno entrasse in possesso facilmente delle informazioni generali di ognuno di noi, chiaramente sarebbe un problema dal momento che non potremmo più accedere a determinati account per esempio.

L’obiettivo dei data center

Qui si proteggono i dati degli Italiani: un enorme datacenter che previene dai 50 ai 70 mila attacchi hacker al giorno
il CSI non è l’unica struttura dove risiedono questi dati. Essendo tanti, ovviamente, i server da mettere a disposizione sono infiniti – Computermagazine.it

Ma non dobbiamo preoccuparci assolutamente di nulla per una semplice ragione: esiste da diversi decenni una struttura che ha il preciso compito di immagazzinare i nostri dati in modo accurato e preciso. Ma di quale edificio stiamo parlando? Le informazioni di milioni e milioni di utenti vengono conservate in un grande centro di raccolta chiamato CSI, acronimo di Consorzio Sistemi Informativi, nel quale risiedono sia computer che giganteschi dischi in quattro differenti sale del composto.

Qui, com 1.000 metri quadri interrati e protetti da rischi di attacchi, alluvioni o incendi, sono posti dati anagrafici e sanitari dei cittadini. E oltre ad essere conservati nei vari enti pubblici in archivi cartacei, sono custoditi anche in grandi strutture di raccolta dati. Il CSI esiste dal 1977 e risiede a Torino, avendo la nomina di essere uno dei maggiori centri di raccolta dati d’Italia assieme a quello della Citta Metropolitana di Roma e della Città Metropolitana di Milano. Ma non ci fermiamo mica qui.

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Difatti, gli edifici sono continuamente protetti da attacchi hacker che partono da ogni paese di tutto il mondo, esattamente come i pirati informatici che avevano assaltato il comune del Lazio e quello di Torino. Quante incursioni vengono sventate ogni giorno? Il numero si aggira, almeno, tra i 50.000 e i 70.000 mila colpi, il che non è un numero propriamente basso se ci pensiamo bene.

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