Tensione crescente per l’Ucraina: ora sotto attacco hacker anche il Ministero della Difesa

La guerra fra Ucraina e Russia sembrerebbe essere stata fortunatamente scongiurata ma le tensioni fra le due nazioni restano altissime, alla luce anche degli attacchi informatici avvenuti in quel di Kiev nelle scorse ore.

Ucraina 'hackerata', 17/2/2022 - Computermagazine.it
Ucraina ‘hackerata’, 17/2/2022 – Computermagazine.it

Come scrive Hdblog.it, numerose istituzioni ucraine sono state prese di mira durante un massiccio attacco informatico di tipo DDoS (Denial of Service). Nel mirino i siti del Ministero della Difesa e delle due banche PrivateBank e OschandBank, ma anche i siti del servizio di sicurezza e della polizia informatica ucraina. Come detto sopra, gli attacchi potrebbero essere stati portati a termine da hacker russi, fra i più “bravi” al mondo, ma come sempre in questi casi nessuno sa dirlo con certezza. In ogni caso il sito del ministero della difesa ucraino è rimasto inaccessibile per un bel po’, al punto che nella serata di ieri lo stesso dicastero è stato costretto a pubblicare un tweet per spiegare la situazione, e che erano in corso i lavori per ripristinarne il normale funzionamento: quattro ore dopo risultava ancora inaccessibile prima di tornare completamente operativo.

Ucraina 'hackerata', 17/2/2022 - Computermagazine.it
Ucraina ‘hackerata’, 17/2/2022 – Computermagazine.it

DIVERSI ATTACCHI HACKER IN UCRAINA: COLPA DELLA TENSIONE CON LA RUSSIA?

Disservizi anche per quanto riguarda PrivateBank e OschandBank, con i clienti che hanno dovuto rinunciare a vari servizi online, anche se i servizi bancari di base hanno funzionato regolarmente, e soprattutto, nessuno soldo è stato toccato. Il Centro per le comunicazioni strategiche per la sicurezza delle informazioni ucraino pensa che dietro a tali atti criminali vi siano i russi, alla luce proprio della tensione di queste settimane, credenza condivisa anche da numerosi addetti ai lavori, secondo cui la guerra dal campo potrebbe spostarsi al digitale.

“Reti infrastrutturali ed apparati militari – ha spiegato a Il Fatto Quotidiano l’esperto dei sicurezza informatica e fondatore di ReaQta Alberto Pelliccione – sono i due grandi obiettivi di quella che viene comunemente definita cyber war”, ricordando poi cosa accadde già nel 2016: “Le postazioni di artiglieria ucraine venivano centrate con incredibile precisione dai missili russi. Solo più tardi si scoprì che questo dipendeva dal fatto che i militari ucraini utilizzavano un’ app che era stata compromessa dai russi che ne conoscevano quindi l’esatta posizione”. E ancora: “Alla fine si risolve in due azioni: sabotaggio e spionaggio, a sostegno dell’attività degli eserciti tradizionali”. E secondo Pelliccione, eventuali comunicazioni dagli Usa potrebbero venire intercettate: “Anche un supporto di questo tipo verrebbe individuato da Mosca abbastanza agevolmente, anche grazie alla sua rete di intelligence nel paese”.

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