Bumble a Wall Street: l’app di dating ‘al femminile’ fa boom

E’ stato decisamente un successo il debutto di Bumble a Wall Strett, l’applicazione di incontri statunitense che punta a fare da concorrenza alla ben più nota Tinder. L’approdo nella Borsa americana è giunta nella giornata di giovedì 11 febbraio, attraverso un’offerta pubblica iniziale in cui la società è stata valutata con una cifra superiore agli 8 miliardi di dollari, poi salita nel corso della giornata.

Bumble (Foto ufficiale)
Bumble a Wall Street (Foto ufficiale)

La particolarità di Bumble, rispetto ad altre applicazioni concorrenti, è che vi è la donna al centro della stessa, nel senso che è il gentil sesso che prende per prima l’iniziativa: se un uomo infatti vede una donna che gli piace, dovrà aspettare che sia lei a contattarlo, anche in caso di “match”. Un ingresso in Borsa, come scrive Agi, che è stato aperto a braccia aperte da parte di Wall Street, in un momento in cui le applicazioni di incontri stanno avendo un successo spropositato, spinte in particolare dalla pandemia di covid che ha rinchiuso le persone in casa per via dei lockdown vari, rendendo quindi pressochè impossibile incontrare altre persone. Bumble ha aperto a 43 dollari, e lo stock ha poi guadagnato subito il 73%, raggiungendo in breve tempo quota 74 dollari.

La fondatrice di Bumble (Foto Fortune.com)
Bumble, la fondatrice (Fortune.com)

BUMBLE A WALL STREET: GIA’ 54 MILIONI DI UTENTI LA UTILIZZANO

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Un grande successo quindi per un’applicazione nata solamente sette anni fa, nel 2014, fondata da Whitney Wolfe Herd, ovviamente una donna, e dopo l’ingresso in borsa la donna più ricca al mondo. La 31enne imprenditrice di successo era ex presidente marketing del rivale Tinder, di conseguenza aveva alle spalle una carriera già di prestigio nel mondo delle app di dating. Inoltre, Bumble possiede anche l’applicazione Badoo, che è un altro “sito” di incontri molto utilizzato nel mondo, Italia compresa.

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L’obiettivo della Herd era di creare una piattaforma sociale globale prima di tutto femminista, dando quindi alla donna la possibilità di avviare per prima una relazione. Un successo immediato visto che nel 2015, l’anno dopo il lancio, la stessa app aveva raggiunto già quota 15 milioni di abbonati, per un totale di 80 milioni di “agganci”. Nel giro di 5 anni, nel 2020, ha toccato quota 54 milioni di utenti mensili, con l’aggiunta di 2.4 milioni di abbonati a pagamento fra la stessa Bumble e Badoo.

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