Verso la chiusura del Cashback di Stato, ipotesi del nuovo Recovery Plan

Altra doccia fredda dal Governo Draghi che, dopo la mancata attivazione di alcuni bonus, potrebbe cancellare il piano Cashback di Stato.

Fine Cashback
Cashback Stop

Il sistema dei rimborsi di Stato sui pagamenti elettronici sembra sia a rischio. È quello che si evince dalle indiscrezioni riguardanti il nuovo Recovery Plan, che sembra non includere il programma Cashless.

Solo pochi giorni fa sono stati inviati tutti i bonifici del piano extra di Natale (non senza piccoli impacci, comunque risolvibili), dichiarando esito positivo per la prima fase.

Nella stesura del prossimo Recovery Plan, invece, sembra non sia stato incluso il piano Cashback proposto dal Conte bis. Ciò prospetta una possibile interruzione del programma.

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Ipotesi di chiusura del programma Cashback

Pagare con carta
Pagamenti elettronici Foto di Norma Mortenson da Pexels

L’esecutivo Draghi è impegnato nella riscrittura del Recovery Plan e sembra non ci sia il programma dei rimborsi di Stato. La cosa lascia di stucco, considerando poi che, pochi giorni fa, è scaduto il termine dell’attivazione di altri bonus di Stato.

Bonus acqua, TV, auto elettriche, ed altri che necessitavano la firma per far partire l’erogazione, in modo che le famiglie più in difficoltà potessero ottenere un’agevolazione sull’acquisto di alcuni prodotti o servizi importanti.

Anche in questo caso, pare che il nuovo Governo non se ne sia curato. È pur vero che, a causa dei cosiddetti “furbetti”, il piano dei rimborsi di Stato abbia subito un momento di oscillazione. A tal proposito, si era parlato di far slittare il Super Bonus da 1.500 euro al mese di dicembre per risolvere il problema. O, addirittura, di eliminarlo del tutto.

Ciononostante, l’intero programma continua regolarmente e con buoni risultati. Ne è la conferma il completamento della prima fase, iniziata nel periodo di Natale, per la quale sono stati versati 223 milioni a coloro che avevano aderito ed eseguito registrazione e acquisti secondo regolamento.

C’è da aggiungere che la misura dei rimborsi sui pagamenti elettronici è risultata anche un ottimo sistema per combattere l’evasione fiscale, anche se non può garantire la crescita del PIL.

A questo punto, bisognerà capire se è prevista solo una sospensione momentanea del Cashback o, magari, una rielaborazione.

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In ultima ipotesi, potrebbe essere in programma un nuovo piano che riesca a risollevare l’economia del paese in modo più efficace. Almeno, questo è quello che ci aspettiamo.

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