Huawei: tornano i servizi Google dalla “porta sul retro”, è ufficiale

Huawei: tornano i servizi Google. Ora è ufficiale, ma attenzione, sarà il suo sotto-brand Honor, per ora, a godere di nuovo delle potenzialità offerte da Big G. 

Huawei: tornano i servizi Google
Anche su Honor sarà possibile istallare Huawei Pay

Era l’inizio del 2021 quando, come un fulmine a ciel sereno, Huawei dichiarava conclusa la sua storia d’amore con Honor. Il suo sotto-brand aveva assunto il ruolo di vittima sacrificale per non far sprofondare la barca. Dietro a questa ragione il ban di Trump, che da anni ormai attanaglia le sorti di Huawei, accusandola di essere vicina all’esercito cinese.

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Huawei ha fatto centro: liberarsi di Honor ha portato i suoi frutti

Huawei: tornano i servizi Google
Huawei Headquarter (Adobe Stock)

Oggi, a qualche mese di distanza dall’annuncio, scopriamo che la mossa di Huawei ha dato i suoi frutti. Come dichiarato da Honor stessa, il brand tornerà a giovare dei servizi Google. Dunque faranno nuovamente capolino le app e tutta quella serie di feature senza le quali, dobbiamo dirlo, gli smartphone Android hanno poco senso.

Non si tratta di una dichiarazione in pompa magna, condita da campagne di social marketing e quant’altro. L’informazione, giunta da Honor Germany, è avvenuta su Twitter, in risposta ad un utente che chiedeva maggiori info sul prossimo dispositivo dell’azienda cinese. Oltre alla conferma della presenza del SoC Qualcomm Snapdragon 778, Honor ha voluto sottolineare che il suo prossimo device potrà contare di nuovo sui servizi Google.

Dunque uno smartphone targato Big G a due anni di distanza dalla scure di Trump, quando, nel 2019, interruppe i rapporti di business tra Google e Huawei. Due anni nei quali la società ha dovuto fare i conti con un calo importante nel volume di vendite, a causa del sempre minore interesse degli utenti nei confronti dei suoi dispositivi. A quel punto l’azienda, spaventata dal tracollo, ha deciso di liberarsi della sua branchia Honor.

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Il sotto-brand ha lavorato duramente per ricostruire i rapporti con le aziende statunitensi tra cui Qualcomm e, ovviamente, Google. E oggi vediamo i primi frutti. Insomma i presupposti per far sì che Honor diventi la nuova Huawei a livello globale ci sono tutti, con dispositivi come Honor 50 e l’ammiraglia Snapdragon 888 sotto la scocca che possono dire la loro.

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