Ruark R3, per favore non chiamatela Radiosveglia, è un impianto completo ed incredibilmente raffinato

Ruark R3, la radio(sveglia) con un carattere, a detta del pubblico, piuttosto snob ma high tech. Ne vale il prezzo? In giro si dice di no.

Ruark R3, il top di gamma – MeteoWeek.com

L’azienda inglese Ruark, in attività dall’inizio degli anni Ottanta (una veterana del campo radio), produce oggi alcuni tra i più ricercati speaker multimediali, radio Dab e impianti hi-fi compatti sul mercato. I prodotti sono stati molto spesso premiati dalla critica e dalle recensioni dei clienti, in cui prevalgono molto di più quelle positive che quelle negative. L’R3 è tra i più recenti, ma anche tra quelli più criticati, ma non per una mancanza di produttività anzi, non ha problemi al riguardo. Ma andiamo con ordine. Ruark R3 non è solo uno speaker, ma un vero impianto hi-fi in un unico oggetto. Nell’azienda Ruark, è il terzo (come si può intuire dalla nomea) dall’alto, dopo l’impegnativo R7, un vero mobile sonoro (la grandezza era quella), e l’R5, molto simile nell’aspetto, ma più grande, potente e versatile (e costoso). Ma allora perchè il Ruark R3 ha ricevuto delle critiche?

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Le criticità di Ruark R3

Il Ruark R3 costa in Italia la bellezza di 749 euro di listino. Ecco la prima criticità riscontrata. Anche se è un prezzo in linea con quello inglese, e che tuttavia lascia spazio a diverse alternative, viene visto come “esagerato” per quello che realmente offre. Ed ecco perchè è considerata “una radiosveglia snob”. Ad esempio, potete comprare una soundbar, che forse non avrà la stessa mnemonica in fatto di riproduzione musicale ma avrà l’unica connessione mancante all’R3, ossia una porta Hdmi Arc per permettere un’integrazione più fluida con la tv. O, come ci suggerisce La Repubblica, una coppia di diffusori wireless (i soliti : Sonos, Bluesound, AudioPro, Yamaha, Sony), integrabili in un sistema multiroom e magari dotati di assistente vocale, anche quello mancante nell’R3. Le perplessità non sono finite. Più teorica, si storce il naso a leggere la lista dei formati di file supportati:

  • il Ruark arriva a 24 bit/96 KHz ma solo con AAC.
  • FLAC e WAV sono limitati a 48kHz
  • AIFF non è supportato.
  • l’app Undok, che ci permette di vedere le copertine dei  brani a tutto schermo, non è priva di piccoli bug e incertezze.
  • Ottimo Spotify Connect, ma Ruark non offre la compatibilità con Airplay di Apple, che in questa fascia di prezzo e prestazioni c’è da aspettarselo. E invece no.

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Come si presenta Ruark R3

La versione più richiesta è rifinita in noce, un R3 con un tocco ancora più classico, quasi vintage, ma non per questo tona con un arredamento moderno.  L’ingombro non è eccessivo: 16,7 x 42 x 22 cm e oltre 5 kg di peso, l’R3 richiede uno scaffale o un mobile solido e un po’ di spazio intorno per un audio ottimale. Il pannello frontale è in tessuto ruvido grigio, i piedini d’appoggio in metallo.

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