Tra Legge e commercio: la proposta UE per il cavo universale inizia la sua bagarre, ecco gli aggiornamenti

L’Unione Europea inizia l’iter per obbligare i produttori di smartphone e device ad avere un caricabatterie universale, ma si prospetta battaglia.

Cavo USB A (Adobe Stock)
Cavo USB A (Adobe Stock)

Siamo circondati da cavi di diverso formato e questi non coinvolgono solo gli smartphone. Tra USB-A, USB-C, Lightn. ing, ma anche i mini-USB e micro-USB spesso ci perdiamo e soprattutto non riusciamo a ricaricare quello che ci serve.

Questa riforma è attesa da anni, ma ha sempre incontrato la forte resistenza dei produttori tecnologici, che hanno sempre fatto barricate con un’intensa attività di lobbying in Europa. Oggi però la Commissione presenterà una proposta legislativa che vuole porre fine a questo caos di cavi, imponendo un caricabatterie universale per tutti i dispositivi.

Cosa vuole Bruxelles? L’UE punta ad obbligare la fornitura di punti di ricarica unicamente USB-C, ma soprattutto di rendere i protocolli software di ricarica interoperabili tra i marchi. A ben vedere però il mercato sta già prendendo questa direzione, soprattutto nel mondo Android, almeno nella parte hardware. Il principale player che ne pagherebbe le conseguenze maggiori è ovviamente Apple, che sarebbe costretta a modificare il suo attuale plug-in Lightning.

Verso un caricabatterie universale per gli smartphone: perchè l’UE vuole questo cambiamento

Cavo USB C (Adobe Stock)
Cavo USB C (Adobe Stock)

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L’Unione Europa vuole cambiare sia per facilitare i consumatori, sia per limitare i rifiuti elettronici. Nella proposta infatti è anche compreso il divieto per i produttori di vendere caricabatterie nuovi per ogni dispositivo, permettendo ai consumatori di poter sfruttare quelli già a disposizione.

Del resto l’USB-C è ampiamente utilizzato da quasi tutti. A parte alcuni piccoli costruttori che utilizzano ancora il vecchio formato e, come detto Apple, i big come Samsung a Xiaomi e Huawei, hanno adottato la porta di nuova generazione da qualche anno, per consentire ai consumatori di ricaricare i loro dispositivi con gli stessi accessori.

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In più sono diversi quelli che hanno iniziato ad eliminare il caricabatterie compreso nella confezione., una scelta fatta anche da Apple a partire dall’iPhone 12, ma qui c’è ancora il limite della porta lightning. Nel caso di un’approvazione da parte dell’Ue anche il gigante di Cupertino sarebbe costretto ad adeguarsi, inserendo la USB-C sulle prossime generazione di iPhone.

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