D’ora in avanti saremo in grado di guadagnare le nostre criptovalute personali grazie ad una iniziativa geniale. Ma di quale idea stiamo parlando esattamente? 
È stato instaurato un programma direttamente da Coinbase, il quale permetterà ai suoi utenti di ottenere degli interessi dalle proprie criptovalute dopo averle prestate a una piattaforma di finanza decentralizzata, e che prende il nome di Compound.
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Attualmente funziona soltanto con Dai, cioè uno stablecoin con un valore legato interamente a quello del dollaro americano. Sarà disponibile in 70 Stati differenti, inoltre gli USA sono esclusi da questo roll-out per via di una legge imposta dalla SEC, ovvero l’autorità che si occupa di monitorare la borsa valori. Ma come potremo accedere a questo metodo?
In cosa consiste l’idea
Chi avrà già un suo wallet troverà un nuovo pulsante per generare interessi con la propria valuta. Così facendo, dunque, il sistema inizierà a farlo a seguito di una breve animazione introduttiva dove viene spiegato ciò che abbiamo appena detto in sostanza. Oltre a questo, l’attivazione può richiedere due tap e alcuni swipe per essere messa in funzione, ma rimane comunque sia una procedura tanto semplice quanto intuitiva da portare a termine. Inoltre teniamo a mente questa considerazione importante: Coinbase si occuperà di gestire direttamente tutto il denaro che avremo modo di guadagnare nel corso del tempo.
Gli interessi potranno variare a seconda delle condizioni attuali del mercato. Ad esempio nel corso del mese di ottobre 2021, i tassi sono oscillati tra il 2,83% e il 5,39%, mostrando cifre decisamente più alte rispetto a quelle del mercato tradizionale. Questo è dovuto al fatto che, come riportano i dati, non ci siano garanzie sul fatto che l’utente possa riuscire ad investire senza subire delle grosse perdite.
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Il programma era stato già lanciato negli USA qualche mese fa e prendeva il nome di Coinbase Lend, ma pare che fosse stato bloccato dalla SEC a causa di alcuni problemi legati alle motivazioni delle transazioni di denaro online. Tuttavia, la vecchia iniziativa permetteva ai suoi utenti di coprire tutte le perdite in criptovalute, a differenza di quella attuale che, invece, non garantisce nulla.
