Rivoluzione con gli Apled, ovvero i primi display elastici che riescono ad adattarsi alle superfici

Un gruppo universitario è stato in grado di sviluppare i primi schermi elastici mai esistiti. Si tratta di un prodotto appena creato e non ancora commercializzato, ma a giudicare dai progressi fatti pare che potrebbe essere un ottimo dispositivo su cui investire in futuro. Come ci sono riusciti con esattezza?

Rivoluzione con gli Apled, ovvero i primi display elastici che riescono ad adattarsi alle superfici
Come possiamo vedere dall’immagine, il dispositivo in questione è in grado di allungarsi nonostante sia un semplice schermo – Computermagazine.it

Possono essere allungati, modellati in 3D e accartocciati in modo tale che possano adattarsi perfettarle alle superfici sulle quali aderire. In caso non fosse chiaro stiamo parlando di una sorta di braccialetto diverso dal solito e che potrebbe rivoluzionare il concetto in se, anche perché non si vedono tutti i giorni degli elastici come schermi.

È pure vero che sia soltanto il primo passo per i display del futuro, i quali si pensa che possano permettere di avere un nuovo tipo di interazione virtuale. A riuscire a svilupparli, usando materiali plastici conduttivi Apled come possiamo notare, è stato un gruppo di ricerca guidato da Zhenan Bao dell’università americana di Stanford e resi di dominio pubblico sulla rivista Nature. Che tipo di informazioni sappiamo in merito?

La creazione di questi schermi

Rivoluzione con gli Apled, ovvero i primi display elastici che riescono ad adattarsi alle superfici
Innovazioni come queste non si vedono spesso, ecco perché sono incredibilmente interessanti – Computermagazine.it

Il limite principale degli schermi è, senza dubbio, la loro rigidità. Rappresenta una grande sfida tecnologica quella della ricerca di materiali elettronici flessibili, ecco perché questo progetto ha raggiunto un obiettivo niente male e di cui se ne dovrebbe parlare più spesso. Al riguardo, come abbiamo detto, sono stati ottenuti alcuni successi, ma in seguito le applicazioni concrete si erano scontrate con una serie di limitazioni pratiche.

Ma la svolta che tanto aspettavamo è arrivata direttamente con gli Apled, acronimo di All-Polymer Light-Emitting. Diodes, ossia dei diodi led realizzati interamente con materiali plastici capaci di condurre l’elettricità e avere, allo stesso tempo, delle caratteristiche di alta flessibilità e modellabilità. È finalmente disponibile dopo ben tre anni di studio intensivo al riguardo, motivo per cui potrebbe portare ad avere nuovi scenari in tutto il mondo dell’elettronica.

Per questo, i display, possono essere perfettamente integrati su un oggetto preciso seguendone ogni movimento, proprio come se fossero un fazzoletto di carta. Una ipotetica situazione in cui potrebbero essere in futuro è relativa, ecco perché si pensa che possano essere qualcosa di più rispetto a dei normali braccialetti: “Immagina un display in cui si possa sia vedere che sentire con il tatto l’oggetto tridimensionale sullo schermo. Sarà un modo completamente nuovo di interagire da remoto“.

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