Nuova stretta del Governo contro l’evasione fiscale: multe a chi non userà il Pos

Il Governo capitanato dal premier Mario Draghi, è pronto a mettere in campo nuovi strumenti per contrastare l’evasione fiscale, piaga che attanaglia l’Italia dai tempi che furono.

Pos e evasione fiscale, 14/4/2022 - Computermagazine.it
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E così che, a partire dalla prossima estate, tutti i commercianti che rifiuteranno i pagamenti elettronici attraverso il Pos, quindi con bancomat, carte di credito, debito e via discorrendo, verranno multati con una “doppia multa”. Come scrive il Quotidiano Nazionale, la nuova misura verrà introdotta a partire dal prossimo 30 giugno e oltre ai 30 euro di pena pecuniaria già da norma, si aggiungerà una quota variabile pari al quattro per cento della transazione respinta, di conseguenza, più è alta la somma da pagare e più la sanzione diventa “importante”. Per ora non vi è ancora l’ufficialità ma secondo le ultime indiscrezioni verrà messa a breve nero su bianco da parte del governo Draghi, per poi divenire legge. Inizialmente questa misura sembrava destinata ad essere introdotta solo a inizio 2023, ma l’esecutivo Draghi ha pensato di anticipare i tempi, proprio tenendo conto della gravità del problema.

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NUOVA STRETTA DEL GOVERNO CONTRO L’EVASIONE FISCALE: FRA POS E ALTRE NORME INEDITE

Sarà quindi fondamentale, per chi non lo avesse ancora fatto, dotarsi di Pos nel giro delle prossime settimane, e in rete se ne trovano di ogni tipo, a cominciare dal più economico, quello a firma Nexi in vendita a soli 12 euro. Uno dei più famosi resta quello di SumUp, il modello Air in vendita a 20 euro, mentre, per il modello più performante, Solo, il prezzo sale a 80 euro. Sempre per quanto riguarda i commercianti, “gestori delle transazioni e intermediari – scrive Quotidiano Nazionale – dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate tutti i dati sulle transazioni effettuate con carte di credito, debito o altri sistemi di pagamento con moneta digitale”. Un’altra regola che potrebbe quindi far decrescere l’evasione fiscale anche se alcune forze politiche hanno storto il naso di fronte a tale novità, a cominciare dall’opposizione capitanata da Fratelli d’Italia che ha parlato di “controllo totale sulle vite”, in riferimento ad un possibile conflitto con le norme della privacy.

Inoltre, cambierà la lotteria degli scontrini che diventerà istantanea: al posto del codice a barre, in uso attualmente, ci sarà un Qr Code sulle scontrino da inquadrare attraverso un’apposita applicazione sullo smartphone (non è da escludere sia ancora una volta Io), per capire subito se si ha vinto o meno. Fra le altre norme in discussione, Quotidiano Nazionale ricorda “sul superbonus 110% si vuole rendere obbligatorio l’invio della pratica sull’intervento di restyling all’Enea, come già succede per l’ecobonus 65%, in modo da ridurre il numero di operazioni “ideate” solo per incassare i crediti. Fatturazione obbligatoria, infine, anche per le partite Iva che rientrano nel regime forfettario”. L’obiettivo del governo è quello di ridurre la quota di evasione fiscale italiana del 40 per cento nel 2026, quando si chiuderà il Pnrr.

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