iPhone 14 non avrà paura dell’acqua: ora capirà se è bagnato e potrà regolarsi da sé

Gli iPhone 14 saranno in possesso di una particolarità unica nel loro genere, ossia che potranno riconoscere gli ambienti umidi o coperti d’acqua nel momento in cui saranno accesi. Ma questa novità che cosa porta di diverso da ciò che sappiamo già?

iPhone 14 non avrà paura dell'acqua: ora capirà se è bagnato e potrà regolarsi da sé
Un cellulare così non può che essere unico – Computermagazine.it

Fra tutti i nuovi progetti di Apple, non passano inosservati quelli che hanno a che fare con gli iPhone, e in maniera particolare ne troviamo alcuni concreti come quello rilasciato dall’ufficio americano USPTO, che ha ha concesso alla Mela pochi giorni fa una soluzione software che permette a un dispositivo elettronico di riconoscere quando opera in contesti umidi o con lo schermo ricoperto d’acqua.

Dev’essere successo a molti di notare l’effetto che fa l’acqua sul touch di un dispositivo elettronico, soprattutto da quando molti smartphone sono resistenti ai liquidi e magari ci si concede il lusso di pulirlo sotto il rubinetto. È la ragione principale del perché la casa di Cupertino abbia incluso nei suoi smartwatch una modalità apposita che disattiva il touch dell’orologio quando si è in piscina.

Le capacità innovative del nuovo iPhone

iPhone 14 non avrà paura dell'acqua: ora capirà se è bagnato e potrà regolarsi da sé
Gli iPhone 14 si pensa che saranno i migliori smartphone a livello di resistenza – Computermagazine.it

Questa deve essere impostata prima di entrare in acqua, mentre nel brevetto in questione gli sviluppatori della Apple hanno illustrato come il device possa riconoscere da sé le condizioni straordinarie ed inserire, da solo, una modalità apposita che non blocca tutte le operazioni, come avviene invece sui suoi orologi. Ma attenzione; le novità non finiscono qui.

Il sistema, ovviamente, non si limita a rilevare l’umidità, ma può persino riconoscere due circostanze cui vengono associate due modalità diverse: una, la wet mode, ossia quando il display è bagnato, e la underwater mode, ovvero il momento in cui è completamente immerso nell’acqua. Sono le stesse foto allegate al brevetto a suggerire degli scenari concreti; quando si entra in acqua e si immerge il telefono un sensore di pressione ambientale comanda la underwater mode, che potrebbe richiamare in automatico un’interfaccia semplificata della fotocamera.

Dopodiché, il cellulare viene portato sopra dell’acqua, con il display naturalmente bagnato come anche le dita e i polpastrelli. Il sensore di pressione, inoltre, rileva la nuova condizione e ordina la wet mode, che ripristina alcune delle funzioni tipiche dell’interfaccia di scatto degli iPhone, ma non tutte. Da notare, oltretutto, la dimensione dei tasti a schermo e la distanza tra loro che diventa sempre più larga al crescere dell’umidità, dal momento che la presenza dell’acqua compromette – giustamente – la capacità del touch di individuare dove toccare lo schermo. Niente male, no?

? Fonte: www.hdblog.it

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