Facebook: pronta IA che prevede le condizioni dei pazienti COVID-19

Facebook pronta IA che prevede le condizioni dei pazienti COVID-19. Lo studio punta a rivoluzionare la gestione delle risorse negli ospedali. 

Facebook pronta IA
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Facebook corregge il tiro e dopo lo scivolone WhatsApp, che gli è costato 25 milioni di utenti in fuga, è pronta a redimersi con una iniziativa a sostegno della lotta a COVID-19. Appare sul blog di Facebook un post in cui viene nel dettaglio spiegato qual è l’obbiettivo e come verrà raggiunto.

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Al centro l’Intelligenza Artificiale (IA), che coprirà un ruolo fondamentale nel prevedere la necessità di una cura migliore o più mirata per i pazienti affetti da COVID-19. Un risultato incredibile, figlio della forza lavoro dietro al settore IA. Una branchia costantemente al lavoro per migliorarsi e rinnovarsi, verso un futuro che vedrà sempre più aspetti del quotidiano compiuti grazie alla IA.

La collaborazione tra Facebook e la Predictive Analytics Unit insieme al Dipartimento di Radiologia della NYI Langone Health è stato fondamentale per lo sviluppo dei tre modelli di machine learning (ML). Una rivoluzione che si pone lo scopo di prevedere come potrebbero svilupparsi le condizioni dei pazienti, nonché aiutare gli ospedali a ridefinire le priorità delle risorse per la cura degli stessi.

Tre modelli di machine learning. Il primo prevederà il deterioramento del paziente sulla base di una singola radiografia. Il secondo potrà prevedere tale deterioramento sulla base di una sequenza di raggi X. Infine un terzo che indicherà ai medici quanto supplemento di ossigeno sarà necessario sulla base di una singola radiografia. La rivoluzione però sarà tutta nelle tempistiche con cui verranno anticipate le necessità di cure migliori: quattro giorni.

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Queste previsioni possono aiutare i medici a evitare di mandare a casa i pazienti a rischio troppo presto. In questo modo aiuteremo gli ospedali a prevedere la domanda di ossigeno supplementare e altre risorse spesso limitate” è quanto scritto nel post di Facebook.

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