U-Mask al contrattacco: “Striscia La Notizia, un servizio privo di fondamento”

Pan per Focaccia. Stasera Striscia la Notizia ha in programma un attacco vero e proprio nei confronti delle U-Mask, le mascherine biotech che non bloccano solo i contaminanti dell’aria sulla superficie della maschera, ma li distrugge all’interno del filtro.

U-Mask, la mascherina biotech
U-Mask, la mascherina biotech

Uno degli inviati di Striscia la Notizia, Moreno Morello, ha realizzato un servizio nel quale si mette un dato negativo riguardante le U-Mask: nelle mascherine Biotech filtrerebbero meno delle mascherine anti-Covid usa e getta da 50 centesimi, e costano pure 35 euro. U-Mask, insomma sotto accusa.

U-Mask risponde all’attacco di Striscia La Notizia

Moreno Morello, uno degli inviati di Striscia La Notizia
Moreno Morello, uno degli inviati di Striscia La Notizia

“Abbiamo notato da subito che la procedura di validazione dell’Istituto Superiore di Sanità, che dovrebbe essere elemento di tranquillità per tutti, induce le persone a credere che l’Istituto controlli anche l’efficacia dei dispositivi, invece si limita a un semplice controllo documentale. I test a campione che abbiamo fatto hanno dimostrato che circolano troppe mascherine non a norma”.

Moreno Morello anticipa sulle colonne del Corriere della Sera, il servizio che andrà in onda stasera. Sempre sul noto quotidiano, la rivelazione del sequestro delle U-Mask in dieci farmacie milanesi e nella sede della società per analizzare l’effettiva capacità di filtraggio, a seguito della denuncia presentata da una società concorrente. Secondo il Corsera, il prodotto non avrebbe le caratteristiche conformi a quanto dichiarato da U-Mask.

U-Mask anticipa i tempi, sicura della bontà del suo prodotto, e si difende subito. Ancora prima della messa in onda del servizio: “Sappiamo della notizia di un servizio di Striscia La Notizia previsto per questa sera 25 gennaio che tenderà a screditare le nostre mascherine U-Mask, da sempre regolarmente autorizzate e supportate dalla documentazione conforme alla legge”.

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Comincia così la nota ufficiale, che prosegue: “Con la consueta trasparenza che ci contraddistingue, vorremmo immediatamente chiarire la nostra posizione e rassicurarti, anticipando che l’azienda già si è mossa per tutelare la propria posizione, nelle sedi competenti, dato che le affermazioni nel servizio non sono in alcun modo pertinenti e radicalmente prive di fondamento”.

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U-Mask è un fiume in piena: “Il metodo utilizzato per stabilire il coefficiente di protezione delle mascherine rispetta pienamente le norme e le leggi in materia – tuona – la misurazione di questi parametri è stata effettuata da un laboratorio altamente qualificato nelle modalità previste dalla normativa vigente.

“Tutta la documentazione tecnica relativa ai nostri dispositivi è stata inviata, come prescritto dalla legge, alle Autorità competenti (Ministero della Salute) che – continua la nota – preso atto della correttezza della documentazione accompagnatoria e delle prove tecniche effettuate, ne ha disposto l’approvazione e la registrazione come dispositivi medici di classe I”.

U-Mask finora è stata distribuita in 121 Paesi del mondo, adottata da diverse federazioni sportive, in Formula 1 ce l’hanno Ferrari, Mercedes e McLaren, serve tantissime aziende, in Parlamento è diffusissima, la indossano perfino Chiara Ferragni e Fedez. Se Striscia la Notizia attacca, U-Mask non si lascia affatto colpire.

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