Covid-19, clamorosa sentenza sulle autocertificazioni. “Il DPCM è illeggitimo”

Ha dell’incredibile, in piena pandemia da Covid-19, quanto stabilito Tribunale di Reggio Emilia ed evidenziato da cassazione.net.

Covid-19, una sentenza choc (Adobe Stock)
Covid-19, una sentenza choc (Adobe Stock)

Sembra una storia surreale. Iniziata di fatto il 13 marzo del 2020, quattro giorni dopo dallo storico DPCM sul lockdown, firmato dall’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Un uomo e una donna di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, escono di casa nonostante il lockdown e i rigidi divieti causati dalla pandemia da Covid-19. Vengono, chiaramente, fermati dai Carabinieri a cui spiegano il motivo di quell’uscita rientrante nella (doppia) casistica di necessità e di salute: la donna doveva fare delle analisi e aveva bisogno di essere accompagnata.

Covid-19, Tribunale di Reggio Emilia: il DPCM, un semplice atto governativo

Covid-19, il DPCM è solo un atto regolamentare (Adobe Stock)
Covid-19, il DPCM è solo un atto regolamentare (Adobe Stock)

Era la più classica delle autocertificazioni false: viene subito accertato subito che la donna non era mai stata in quel determinato ospedale, come giurato ai militari, scattano l’immediata denuncia e il conseguente processo.

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A gennaio 2021, la grande sorpresa, una sentenza choc. Il Tribunale di Reggio Emilia ha assolto sia l’uomo sia, soprattutto, la donna “perché il fatto non costituisce reato“. Non solo.

Il giudice di Reggio Emilia sancisce anche l’illegittimità del DPCM dell’8 marzo del 2020 che autorizzava le persone a uscire di casa solo “per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, spostamenti per motivi di salute”.

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Secondo il Tribunale di Reggio Emilia, infatti, il DPCM non può imporre l’obbligo di permanenza domiciliare, neanche in presenza di un’emergenza sanitaria, in quanto l’obbligo di permanenza domiciliare è una sanzione penale che può essere decisa dal magistrato per singole persone “per alcuni reati, e soltanto all’esito del giudizio”.

Nella sentenza, inoltre, si ricorda che la Corte Costituzionale stabilisce delle garanzie molto forti a protezione del diritto dei cittadini, che sono liberi di uscire di casa quando voglio, per andare ovunque. Il decreto del Presidente del Consiglio in tema di Covid-19 per il Tribunale di Reggio Emilia è un semplice atto “regolamentare”, che manca della forza normativa per costringere qualcuno a restare in casa.

La sentenza del Tribunale di Reggio Emilia ritiene nullo l’obbligo delle persone di compilare la autocertificazione per giustificare la loro uscita di casa. Tant’è. Sicuramente è un caso che farà discutere e destinato a fare giurisprudenza.

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