Astrazeneca, l’Ema conferma “Benefici superiori ai rischi”

L’Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco, conferma la sicurezza del vaccino Astrazeneca, ribadendo che “i benefici sono superiori ai rischi”

Vaccino anti Covid (Adobe Stock)
Vaccino anti Covid (Adobe Stock)

La conferenza stampa organizzata dall’ente europeo conferma il via libera al siero britannico. “C’è la possibilità di casi molto rari di coaguli di sangue entro le 2 settimane dalla vaccinazione”. La casistica rientra nella maggior parte nella categoria delle donne under 60, ma non c’è conferma ulteriore sui fattori di rischio.

Astrazeneca, ok dell’Ema: “62 casi di trombosi su 25 milioni di vaccinati”

L'Ema rassicura l'Europa: "Astrazeneca sicuro, benefici maggiori dei rischi"
L’Ema rassicura l’Europa: “Astrazeneca sicuro, benefici maggiori dei rischi”

Entrando nello specifico, la direttrice dell’Ema, la dottoressa Emer Cooke, ha confermato che non è stata dimostrata una connessione reale con età e sesso. Il team specialistico composto da diversi medici ha evidenziato che i rischi legati ad età, sesso e malattie non possono essere confermati. L’agenzia, ha ribadito, continuerà a monitorare tutti gli effetti secondari, anche grazie alla farmaco vigilanza così da verificare tutti gli impatti del vaccino su milioni di persone.

Questo terzo rapporto sottolinea, nonostante le preoccupazioni emerse in tutti i paesi dell’Unione Europea, che il preparato creato ad Oxford è sicuro e quindi utilizzabile senza particolari problemi. Nonostante questo si parla di una probabile incidenza statistica rispetto alla media continentale di trombosi, ma che comunque non incide. In totale i dati recuperati da tutti paesi, compresa la Gran Bretagna, parlano di 62 eventi di trombosi celebrale e di altri 24 per altro genere, su un totale di 25 milioni di vaccinati.

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L’Ema ha ribadito che in questo momento è fondamentale riportare ogni possibile caso avverso per avere quante più informazioni possibili. Le informazioni tempestive diventano una chiave per poter tranquillizare tutta la popolazione.

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Alle 18 i ministri della sanità europei si riuniranno in videoconferenza per stabilire una linea comune da adottare per il vaccino Astrazeneca, anche alla luce del rapporto appena presentato, ricordando che proprio su questo siero tutta l’UE ha investito denaro, puntando sull’arrivo di milioni di dosi che per ora non si sono ancora viste.

 

 

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