Automobile autonoma presto realtà. Ma il sistema va testato

Un’automobile autonoma, che si guida da sola, potrebbe presto diventare realtà. Anzi, in Canada ci sono già prototipi di questo tipo di autovettura, ovviamente ancora da testare definitivamente, messi a disposizione della comunità per delle prove su strada.

Sistema di guida autonoma (Adobe Stock)
Sistema di guida autonoma (Adobe Stock)

Una di queste auto a guida autonoma si è resa protagonista di un bizzarro episodio nell’Isola di Vancouver, nella città di Campbell River, su una strada cittadina.

Auto a guida autonoma, il fattore umano rimane necessario

Guida autonoma allo studio (Adobe Stock)
Guida autonoma allo studio (Adobe Stock)

La polizia locale ha infatti fermato una automobile che zigzagava sulla strada, come se alla guida ci fosse una persona ubriaca. Tutto lasciava pensare che fosse così, fino al momento in cui il guidatore si è presentato alle forze dell’ordine.

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Il guidatore infatti non era affatto ubriaco, e non era nemmeno alla guida dell’autovettura. Non tecnicamente, almeno. L’automobile infatti era dotata di un sistema di guida autonoma, un’innovazione spaziale che presto potrebbe essere messa a disposizione di tutte le autovetture moderne, che l’autista stava testando per verificarne il perfetto funzionamento.

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Peccato però che il guidatore stesse facendo dei test “fingendo” di essere ubriaco, per poter verificare la reale sicurezza del sistema di guida autonoma. Questo tipo di nuovo sistema di guida, è sicuro certamente, ma richiede in ogni caso un controllo da parte di un autista umano, che possa all’occorrenza intervenire in caso di guasti o comunque di malfunzionamenti del sistema.

Infatti il guidatore non può semplicemente mettersi seduto a leggere un libro, o a leggere, mentre l’autovettura viaggia da sola. Questo perché il sistema comunque ha bisogno di un controllo da parte di una intelligenza umana che possa intervenire in caso di guasti o emergenza.

La polizia, dunque, dopo aver fermato l’autovettura e verificato che il guidatore non fosse realmente in stato di ebbrezza, non ha potuto fare altro che prendere nota dell’esperimento in corso e “ammonire” l’incauto guidatore ad effettuare questo tipo di test non in una strada che viene percorsa abitualmente da altri automobilisti ma in un parcheggio vuoto dove nessuno si possa far male.

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