Vivo ci farà perdere la testa con questo nuovo smartphone introducendo una novità assoluta

Ormai lo smartphone è il fedele compagno di giornata, l’anima gemella quando siamo fuori di casa, averlo è una regola, raramente un eccezione. Per Vivo, lo sviluppo degli smartphone è un chiodo fisso.

Vivo, lo sviluppo degli smartphone è l'ABC (Adobe Stock)
Vivo, lo sviluppo degli smartphone è l’ABC (Adobe Stock)

Vivo si focalizza sullo sviluppo di tecnologie di consumo all’avanguardia, tra cui 5G, intelligenza artificiale, design industriale, fotografia e altre tecnologie emergenti. Ha recentemente creato cinque centri di produzione in patria e nel Sud-Est asiatico, producendo oltre 200 milioni di smartphone ogni anno. Da due anni ha ramificato la sua rete di vendita in oltre 30 Paesi e regioni ed è amata da oltre 370 milioni di utenti in tutto il mondo.

Vivo, il brevetto Dispositivo Elettronico: c’è una fotocamera volante

Smartphone Vivo in produzione (Adobe Stock)
Smartphone Vivo in produzione (Adobe Stock)

In quest’ottica va evidenziato il deposito di un brevetto davvero di notevole importanza. Un brevetto risalente al dicembre 2020 ma depositato solo a luglio 2021 presso l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, che prevede il Trattato di cooperazione in materia di brevetti. Depositando una domanda di brevetto internazionale secondo il PCT, i richiedenti possono ottenere simultaneamente la protezione di una invenzione in un gran numero di Paesi.

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Nel brevetto denominato “Dispositivo elettronico”, una documentazione di 20 pagine, a prima vista sembra un normale smartphone Vivo. Giù, in basso la grande novità, un vano extra, che contiene un sistema di telecamere nascoste con doppia telecamera, tre sensori di prossimità a infrarossi, quattro eliche e una batteria aggiuntiva.

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Il sistema di telecamere può essere estratto dalla custodia ed è completamente rimovibile insieme alla staffa di montaggio. La staffa di montaggio, con sensore di impronte digitali integrato, può essere staccata dal sistema di fotocamere compatte e volare in aria grazie proprio alle eliche, integrate. Una sorta di piccolo drona, per poter scattare foto da una distanza maggiore. Con i sensori a infrarossi, è possibile calcolare la distanza da altri oggetti ed evitare collisioni durante il volo.

L’invenzione di Vivo, dunque, è una “fotocamera volante” a quattro rotori che fuoriesce dalla parte inferiore dello smartphone. In realtà, il drone ospita due fotocamere, una sul bordo e una sulla superficie piana, forse per riprendere scenari dall’alto. Come opzione c’è anche la possibilità di avere una terza e una quarta fotocamera.

In aria, la telecamera di volo è in grado di cambiare posizione per mantenere una maggiore flessibilità durante le riprese. L’operazione dovrebbe direttamente tramite lo smartphone, tuttavia, la documentazione non approfondisce questo aspetto.

Una fotocamera posizionata in alto, l’altra nella parte anteriore: posizionando le fotocamere in luoghi diversi, l’utente conserva la possibilità di scattare da diverse angolazioni. Facoltativamente, è possibile aggiungere una terza e una quarta telecamera. Un brevetto da sballo, insomma. Ma da qui a vederlo sul mercato ce ne passa, almeno per ora.

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