Apple blocca le scansioni dei suoi dispositivi in cerca di abusi: troppo compromessa la Privacy personale

Niente da fare, Apple ha deciso di bloccare, o meglio, di rinviare, il lancio del suo sistema che permette di individuare foto pedopornografiche ed eventuali abusi: tutta colpa della questione Privacy ed ora vi spieghiamo la vicenda.

Apple rinvia il sistema anti abusi
Apple rinvia il sistema anti abusi: tutti i dettagli

Quando poche settimane fa Cupertino aveva annunciato il suo sistema per scansionare di fatto i suoi dispositivi, da una parte la critica aveva accolto in maniera favorevole l’iniziativa, dall’altra, si era creato un coro di proteste, imputando alla Apple un tentativo di intrusione nella privacy dei suoi clienti. L’idea della multinazionale californiana era quella di creare un sistema basato su una serie di algoritmi che fossero in grado, analizzato iPhone o iPad, eventuali foto pedopornografiche presenti all’interno degli stessi dispositivi mobili, nonché immagini di altri abusi sessuali.

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Una volta che una foto sospetta veniva individuata, scattava la segnalazione alle autorità e si metteva in moto la macchina per cercare di capire si vi fosse in corso un caso di pedofilia. Niente da fare però, Apple ha deciso per il momento di bloccare il tutto, anche se non si tratta di uno stop definitivo, ma semplicemente, di una pausa, di un rinvio, per fare in modo che il sistema venga ulteriormente perfezionato, così come fatto sapere dalla stessa azienda attraverso una nota. Secondo Cupertino, infatti, servirebbe ancora del tempo per mettere a punto al meglio il software prima del suo rilascio. Ma come detto sopra, le proteste sono state accese all’annuncio del software, di conseguenza sono molti quelli convinti che la Apple abbia semplicemente preso tempo per cercare di capire come evolverà la situazione.

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“Il mese scorso abbiamo annunciato l’implementazione di sistemi per proteggere i bambini da predatori che utilizzano strumenti di comunicazione per reclutarli e sfruttarli e limitare la diffusione di materiale pedopornografico”, è la nota della Mela morsicata, che poi aggiunge: “sulla base del feedback – ha poi spiegato l’azienda – di clienti, lobby, ricercatori e altri, abbiamo deciso di dedicare più tempo per raccogliere input e apportare miglioramenti prima di introdurre queste funzionalità di sicurezza per i bambini, che riteniamo essere di fondamentale importanza”. La Apple aveva spiegato che avrebbe rilasciato le nuove funzionalità legate alla sicurezza dei minori entro la fine dell’anno negli Stati Uniti, dopo aver presentato l’aggiornamento del software per iPhone e i dispositivi mobile, leggasi iOS 15, per il prossimo mese di settembre. A questo punto non è chiaro quando il sistema verrà rilasciato: attendiamo novità nelle prossime settimane.

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