Attenti alla truffa, non abboccate alle false email dell’Agenzia delle Entrate: ecco come scoprire quelle false

Le truffe che hanno a che fare con l’Agenzia delle Entrate esistono, ma non sono inviate direttamente da coloro che gestiscono il sito. Infatti, molte volte sono gli stessi cybercriminali che si occupano interamente di organizzare dei veri e propri imbrogli. Ma in cosa consistono esattamente, e come vengono attuati?

Attenti alla truffa, non abboccate alle false mail dell'Agenzia delle Entrate: ecco come scoprire quelle false
La truffa riguardante l’agenzia delle entrate non è una novità – Computermagazine.it

Sta circolando un nuovo tentativo di truffa altamente pericoloso, non per niente la stessa AdER, ossia quella agenzia che afferma di non tenere conto di questo tipo di messaggi ingannevoli, ci dice apertamente di non cliccare sui link presenti, di non aprire gli allegati e di eliminarli immediatamente. Questo allarme è stato lanciato a distanza di 10 giorni dal precedente, e pare che riguardavasse mail su ricevute di pagamento.

Ovviamente è un chiaro tentativo di phishing, tuttavia la metodologia adottata per mettere a punto la frode utilizza una comunicazione apparentemente molto simile a quella inviata da fonti accreditate. Come abbiamo detto prima si tratta link o un form, ad esempio, per fornire informazioni personali o scaricare programmi capaci di provocare dei danni ingenti.

Gli elementi indicativi per riconoscere una truffa

Attenti alla truffa, non abboccate alle false mail dell'Agenzia delle Entrate: ecco come scoprire quelle false
Per scappare da questo genere di situazioni dovremo prestare molta attenzione, oltre che seguire le indicazioni correttamente – Computermagazine.it

Dopo diversi giorni dalle segnalazioni effettuate in merito alle ricevute di pagamento, l’Agenzia delle Entrate Riscossione mette in guardia gli utenti sulla circolazione di mail ingannevoli e indica i dati a cui fare attenzione per tutelarsi. In maniera particolare è necessario fare attenzione a chi ha ricevuto una comunicazione sospetta; bisognerà controllare oggetto e indirizzo mail di provenienza, che altro non sono che due indicazioni sempre valide.

Troviamo maggiori informazioni nel comunicato stampa del 25 luglio, in cui leggiamo che:“Si informa che Agenzia delle entrate-Riscossione è assolutamente estranea all’invio di questi messaggi e per l’accoglimento delle istanze di rateizzazione del debito non invia comunicazioni con file excel allegati”.

Dunque, la richiesta di scaricare un documento o di collegarsi a una pagina web è tipica di questa tipologia di comunicazioni poiché è con queste azioni che la frode viene messa in atto. Seguendo le istruzioni riportate nella mail ingannevole, in sostanza, si cade nella truffa. Comunque, anche se le stesse e-mail sono state studiate per essere simili a quelle inviate dagli enti istituzionali, c’è una caratteristica che accomuna questo tipo di comunicazioni, ossia la mancanza di dettagli che possano approfondire quello che leggiamo o eventuali info importanti da sapere.

? Fonte: www.informazionefiscale.it

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