Nessun allarma monopolio. A regalare un endorsement a Microsoft, questa volta ci ha pensato niente meno che Meta. Il gruppo di social network del magnate Zuckerberg, detentore tra gli altri di Facebook e Instagram, ha difeso a spada tratta il colosso di Redmond nell’affare che lo ha visto accaparrarsi Activision Blizzard.
Un colpo da novanta. Anzi, da quasi 70. Come i miliardi che Microsoft ha sborsato per aggiudicarsi uno degli studi della game industry più grossi e potenti dell’intera storia videoludica. Torniamo a parlare dell’affare che ha coinvolto il colosso di Redmond, il quale si è aggiudicato Activision Blizzard per una cifra prossima ai 70 miliardi di dollari. Una mossa che, a quanto pare, non è andata giù alle autorità antitrust brasiliane. Si parla di monopolio, anche in vista del possibile cambio di rotta nelle disponibilità multipiattaforma di Call of Duty.
Meta defends Microsoft for the ABK acquisition. Taken from the CADE PDF from Brazil. 1/2 pic.twitter.com/AUglH5tDRZ
— Precursor (@pr3cursor) September 9, 2022
Di fatto, il first-person shooter di Activision potrebbe diventare, clamorosamente, un’esclusiva del colosso di Redmond, portando a se una schiera gigantesca di videogiocatori. In questo senso, Meta non vede in alcun modo nessuna minaccia di monopolio, anzi, parla di un mercato sempre più aperto e che, nel tempo, si sta espandendo offrendo più possibilità di quante non ne offrisse in passato.
Il discorso va nella direzione dei – tanti – produttori che negli ultimi anni si sono gettati a capofitto in un progetto – più o meno di successo – dedicato al mondo dei videogiochi. Tra questi Amazon Luna nel 2022, ma anche Neftlix, con i suoi Netflix Games introdotti l’anno scorso. E ancora Google, con il suo progetto streaming Google Stadia, giunto nel 2019. Apple Arcade, Epic Games Store e tanti, tanti altri.
Nella presa di posizione di Meta c’è stato spazio per la menzione di diversi altri produttori che non verranno limitate in alcun modo dall’acquisizione. Da Capcom a Electronic Arts, passando per Sony, Valve, Ubisoft e tante altre. Insomma, guardiamo al dito o alla Luna? Per ora, l’unica compagnia ad aver tentato, in qualche modo, di mettere il proverbiale bastone fra le ruote a Microsoft è stata Sony. L’azienda nipponica teme, giustamente, di non avere più, in un futuro non troppo lontano, la possibilità di pubblicare i titoli Activision Blizzard sulla sua piattaforma.
? FONTE: Multiplayer.it