Smartphone in grado di “scansionarci” a livello molecolare: la tecnologia è già pronta

Smartphone capaci di scansionare la nostra persona o oggetti per far emergere eventuali problemi o particolari condizioni? L’azienda Trinamix starebbe lavorando ad un modulo in grado di permetterglielo.

Stiamo parlando di una puntata di Star Trek o Black Mirror? No, è semplicemente il futuro, e a quanto pare è più vicino di quanto potessimo immaginare fino a qualche anno fa.

Gli oggetti che più tocchiamo e abbiamo “addosso” durante il corso della giornata sono senza ombra di dubbio gli smartphone. Portenti di tecnologia con sensori, fotocamere e tanto altro che potrebbero diventare, a breve, dei veri e propri alleati.

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Trinamix via trinamix.com

Secondo quanto emerso in rete, l’azienda tedesca Trinamix e Qualcomm sarebbero già al lavoro su una tecnologia in grado di trasformare gli smartphone in uno scanner molecolare. Si tratta di un piccolo modulo con sensore ad infrarossi per smartphone che verrà sfruttato per la scansione di oggetti, pelle e qualsivoglia elemento in grado di essere “letto”.

Una collaborazione, quella fra la tedesca Trinamix e Qualcomm, che garantirà ai tedeschi le potenzialità del motore AI dei produttori di SoC per elaborare i dati molecolari acquisiti dal sensore. “Gli smartphone del futuro che integreranno tale tecnologia saranno in grado di scansione la pelle dei consumatori a livello molecolare, consigliando eventuali prodotti per la cura della pelle da utilizzare“. È quanto emerge dal comunicato stampa ufficiale rilasciato dall’azienda.

Sarà inoltre possibile analizzare i livelli di zucchero contenuti negli alimenti e capire se un materiale di fronte a noi è vero o falso, come ad esempio la seta. Anche a livello aziendale, secondo quanto riferito da Steven Meyers, responsabile delle comunicazioni di Trinamix, il sensore giocherà un ruolo fondamentale. Sarà in grado di misurare i livelli di caffeina, livelli di proteine, grassi e carboidrati presenti negli alimenti e determinare la composizione delle plastiche.

Ad oggi non sappiamo quale sarà l’ingombro, ma stando a quanto riportato da Meyers non dovrebbe occupare troppo spazio. “Quando avremo completato il progetto, potremo dire con certezza quale sarà la dimensione esatta. Nonostante ciò non ci aspettiamo che sia più grande di una fotocamera CMOS“.

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Per vedere la tecnologia dovremo aspettare solo qualche mese, esattamente entro la fine del 2021, come confermato dai tedeschi. La possibilità di vederlo montato insieme al prossimo Snapdragon 875 è quindi più concreta che mai.

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