2021 complicato per la tecnologia: ritardi, pochi pezzi e prezzi in salita

Prodotti tecnologici e tecnologia, il punto sul 2021 (Corriere.it)

Che 2021 ci aspetta dal punto di vista della tecnologia e dei prodotti tecnologici? Le indiscrezioni degli ultimi giorni non fanno purtroppo ipotizzare nulla di buono, complice la solita pandemia di coronavirus che ormai ci portiamo dietro da un anno a questa parte. E così che, in vista dell’anno che verrà, dobbiamo aspettarci un anno con meno prodotti, tempi di attesa maggiori, e soprattutto, prezzi maggiorati. Un primo assaggio di quello che potrebbe accadere lo abbiamo avuto in questo fine 2020, e l’esempio lampante è la console Playstation 5: la nuova “gioco stazione” di casa Sony è andata infatti a ruba in pochissime ore in Italia, così come nel resto d’Europa, causa i limitatissimi pezzo prodotti e immessi sul mercato alla data di lancio, lo scorso mese di novembre. Ma le cose non vanno meglio per altri prodotti, come ad esempio le schede video dei computer nextgen, anche in questo caso divenute quasi dei veri e propri cimeli. Tutta “colpa” delle aziende che producono semiconduttori per l’industria della tecnologia, come ad esempio TSMC e Samsung Semiconductor, due colossi nel loro campo, e da cui di fatto dipende la produzione di smartphone, tablet, console, computer, televisori, ma anche tutto ciò che richiede componenti di alto livello, come ad esempio le auto elettriche e smart car.

Prodotti tecnologici e tecnologia, come sarà il 2021? (Corriere.it)

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2021 ANNO COMPLICATO PER LA TECNOLOGIA: TANTI FATTORI SFAVOREVOLI IN QUESTO ANNO

Le fabbriche stanno lavorando a pieno regime, ma diversi produttori hanno già annunciato ritardi nelle consegne dell’ordine di circa 10 settimane/tre mesi, un lasso di tempo importante per un prodotto tecnologico, tenendo conto che il loro ciclo di vita, salvo le auto, è brevissimo, a volte anche dell’ordine di meno di un anno. Tra l’altro, oltre alla pandemia, altri fattori hanno contribuito in questo 2020 a complicare ulteriormente il settore, come ad esempio il ban americano di Huawei, con la multinazionale cinese che ha comprato componenti in quantità infinite per continuare la sua produzione, ma anche l’incendio presso l’Asahi Kasei Microdevices, azienda giapponese fra i leader mondiali dei processori audio, infine, scioperi in svariate aziende, su tutti, quello presso la francese ST Microelectronics. Insomma, mettiamoci l’anima in pace perchè il momento critico non è ancora finito…

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