New York Times lancia l’allarme: la Pandemia ha accentuato la dipendenza da videogiochi

New York Times lancia l’allarme. Secondo la nota rivista statunitense, la pandemia da COVID-19 ha accentuato di molto la dipendenza da digitale. Con particolare richiamo ai videogiochi. 

Ebbene sì, secondo il New York Times, il Coronavirus COVID-19 ha fatto non solo danni a livello sanitario, ma avrebbe accentuato di molto la dipendenza da digitale dei nostri figli. Sono ormai dodici i mesi nei quali siamo stati catapultati in questa nuova era: inedita, inaspettata e quanto mai difficile. Insieme alle nuove usanze, tra cui l’attenzione all’igiene personale e il distanziamento sociale, nonché i lockdown, sono emersi nuovi problemi relativi alla dipendenza dal digitale.

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Un digitale che in tanti casi è stato necessario per mandare avanti un settore, vedi quello scolastico con la didattica a distanza, ma anche in realtà aziendali in ottica di smart work. Non solo, il contatto con familiari e amici si è tramutato ed è passato dall’hi-tech, corso in aiuto laddove era impossibile – o vietato – vedersi.

L’articolo apparso sul New York Times parla di videogiochi e di genitori preoccupati per le nuove tendenze dei figli. Chiaramente il tempo trascorso di fronte a PC e console è aumentato a dismisura. Un incremento fisiologico dovuto sia alla DAD che allo svago, unica vera valvola di sfogo in un mondo cambiato dalle fondamenta. Così vengono chiamati in causa alcuni psicologi, che mettono in guardia sull’assuefazione ai videogiochi, ed alla conseguente difficoltà del tornare ad una vita “normale“.

Dunque il suggerimento è quello di spegnere il Wi-Fi dopo la didattica online, eliminando ogni possibilità di tornare al gioco online e all'”assuefazione” che ne consegue. L’articolo demonizza il medium, negando anche la sua funzione di distrazione ludica necessaria come mai prima d’ora. Il suggerimento che vogliamo condividere noi è invece quello di, come per ogni cosa, non esagerare e mantenere un buon equilibrio tra dovere e piacere, con un occhio sulle limitazioni imposte dal PEGI.

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Se da un lato la morsa della pandemia sul mondo tende, grazie ai vaccini, a sgravarsi lentamente nei prossimi mesi, dall’altro la discussione sui videogiochi e sulla loro funzione resta più aperta che mai.

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