Torna la DAD, ma le scuole non sono ancora attrezzate

Il Ministro Vittorio Colao ha messo in evidenza una forte insufficienza tecnologica da parte di diverse scuole: non sono pronte per la DAD.

Lezioni a distanza
Lezioni online Foto di Katerina Holmes da Pexels

Tre quarti del paese sono di colore ARANCIONE, tre regioni di colore ROSSO (Molise, Campania e Basilicata) ed altre a rischio. Ciò ha provocato la rapida chiusura delle scuole, il posto in cui si sono registrate i principali focolai.

Come per i mesi precedenti al periodo natalizio, anche stavolta ha ripreso la tendenza di una forte diffusione del virus tra studenti, insegnanti e personale scolastico, malgrado le precise ed attente misure adottate dai referenti Covid, in collaborazione con tutti i collaboratori.

Bambini e giovani, oramai, sono abituati a tenere costantemente le mascherine alzate e a lavarsi e disinfettarsi le mani ogniqualvolta si ritenga necessario. Ma queste attenzioni non sono bastate.

Subito ritorno alla DAD. Ma il ministro dell’Innovazione tecnologica e Transizione digitale, Vittorio Colao, ha rilevato diverse aree nel paese dove la rete non raggiunge ancora la velocità necessaria.

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L’appello di Colao per la DAD

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Didattica a distanza Foto di Julia M Cameron da Pexels

“La prima priorità riguarda le reti a banda larga e l’accesso”, queste le parole del ministro Colao nel suo primo intervento pubblico alla conferenza di Asvis, per sottolineare quanto alcune scuole italiane siano indietro rispetto ad altre.

Questa situazione rischia di creare un gap enorme tra gli studenti che, già a causa dei giorni persi, sono sotto pressione per recuperare il programma didattico di un anno intero.

Siamo nell’era della tecnologia avanzata, dove la connessione è uno strumento fondamentale in qualunque settore e può essere un valore aggiunto se la sua funzionalità consente di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Nel caso della didattica a distanza, questo divario può diventare deleterio, non solo per la didattica ma anche per una questione sociale. Distanza fisica e virtuale sono il male di questo tempo, bisogna abbatterle il prima possibile.

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L’appello del ministro è, dunque, rivolto al paese ma, soprattutto alle aziende che sono a lavoro per installare reti a banda larga, affinché il progetto acceleri per permettere a tutti i ragazzi di ripartire con la scuola e con i loro compagni.

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Scuola Photo by National Cancer Institute on Unsplash
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