Parler resta fuori: Apple dice no alla riammissione su App Store

Parler resta fuori. Il social network, particolarmente apprezzato da cospirazionisti ed estremisti, non verrà riammesso nell’App Store dopo l’eliminazione a seguito degli avvenimenti del Campidoglio. 

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Resta fuori dai giochi il social network Parler. Apple ha deciso di tenere chiuse le porte per l’app che è stata inizialmente rimossa dal suo store. Il social, particolarmente apprezzato da estremisti e cospirazionisti, è stato al centro delle cronache nelle scorse settimane. A seguito degli avvenimenti del 6 gennaio al Campidoglio, Apple – insieme ad altri colossi tech – aveva deciso di chiudere i rubinetti di Parler.

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Il social, ritenuto un mezzo di comunicazione efficace in ambito di organizzazione tra estremisti e cospirazionisti, resta quindi ai margini della società online. La stessa Apple aveva confermato che, qualora fossero cambiate le policy, l’app sarebbe potuta tornare su App Store. Detto fatto, Parler ha tentato di riaffacciarsi al mondo Apple modificando alcuni punti dei suoi termini di servizio. Ma quanto pare non è bastato.

Buco nell’acqua per lo Chief Policy Officer Amy Piekoff di Parler. Non sono state sufficienti le modifiche effettuate dai vertici del social network, respinto ancora una volta da Apple. Come riportato da Bloomberg, la mela ha “ritenuto che tali cambiamenti non siano sufficienti per conformarsi con le linee guida per la revisione dell’App Store“. Doccia fredda per Parler, che resta così fuori dai giochi: “Non c’è spazio per contenuti d’odio, razzisti e discriminatori sull’App Store“, la chiosa dell’azienda di Cupertino.

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Per valorizzare la sua posizione, Apple ha allegato diversi screenshot alla comunicazione avuta con Parler con oggetto la riammissione su App Store. Screenshot che rappresentano i profili di diversi utenti con simbologie suprematiste bianche, svastiche, contenuti misogini, omofobi e razzisti. Continua così il calvario di Parler, esclusa non solo da Apple. Anche Google ha chiuso le porte del suo Play Store, insieme ad Amazon che ha interrotto il supporto dei suoi server al sito. Ciò nonostante Parler è tornata online a metà di febbraio grazie all’aiuto dell’host SkySilk.

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