Sciopero Amazon oggi 22 marzo: “Non fate acquisti”

Sciopero di Amazon in tutta Italia. Per la prima volta nella storia, i lavoratori dell’e-commerce incroceranno oggi, lunedì 22 marzo 2021, le braccia. L’agitazione riguarderà un totale di circa 25 mila persone fra driver e addetti al magazzino, e lo sciopero è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.

Amazon sciopero (Foto Wired.it)
Amazon sciopero oggi 22 marzo (Foto Wired.it)

Diversi i motivi dello sciopero di oggi dei dipendenti di Amazon a cominciare dalla verifica sui carichi di lavoro, passando per la riduzione dei turni dei driver, quindi i buoni pasto, lo stop al turnover esasperato, la contrattazione dei turni e molto altro ancora. Ma Jeff Bezos, il numero uno del gigante dell’e-commerce non ci sta e ribatte: “Mettiamo al primo posto i dipendenti, offriamo loro un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitivi, benefit e ottime opportunità di crescita professionale”. Diverso invece l’appello dei sindacati che hanno invitato i cittadini italiani a rispettare la manifestazione: “Rispettate lo sciopero, non comprate per 24 ore”.

Amazon in sciopero (Foto Wired.it)
Dipendenti Amazon in sciopero (Foto Wired.it)

SCIOPERO DI AMAZON OGGI 22 MARZO: FRA LUNGHI TORNI E DOLORI VARI…

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Il quotidiano Repubblica ha raccolto numerose testimonianze dei dipendenti del sito di e-commerce più famoso al mondo, come quella di Francesca, 30enne di Collecchio: “Se dipendesse da me cambierei subito due cose, che sono davvero insostenibili: gli orari dei turni e la ripetitività del lavoro”. Non solo ripetitività ma anche dolore fisico: “Quando sei addetto al “piccaggio” (termine riadattato dal verbo inglese pick, raccogliere) devi fare lo stesso movimento per otto ore, dentro una specie di gabbia. Non ci sono alternative. Nel giro di qualche giorno arrivano dolori alle braccia, alla schiena, alle ginocchia”.

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Dopo tre giorni di lavoro al pick, il magazziniere fa fatica a camminare, mentre a lungo andare sono i polsi a essere doloranti: “Il terzo giorno di lavoro una persona addetta al pick non riesce a camminare per il dolore alle gambe: altro che squat in palestra. Dopo un mese, invece, iniziano a far male i tendini dei polsi. Ogni tanto qualcuno sviene. Ecco, diciamo che l’infermeria è molto frequentata”. Francesca comunque ci tiene a precisare: “Nessuno ti frusta se non stai al top. Il segreto per durare qua dentro è capire i propri limiti e agire in base a quelli”.

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