Pixel 6 Pro di Google: il test della fotocamera scansa ogni dubbio

Pixel 6 Pro non ha più segreti: tolti i veli anche sulla qualità fotografica del nuovo, fiammante flagship di Google. Un dispositivo che promette grandi cose. 

Pixel 6
Pixel 6

Nonostante i tentativi – vani – di Google nel contenere il flusso di leak che precedono l’uscita dei suoi smartphone, sono ormai molteplici le informazioni che ci sono giunte nel corso dei mesi. Google Pixel 6 Pro non ha praticamente più segreti ed oggi siamo qui per commentare le potenzialità dei suoi sensori fotografici, vero fiore all’occhiello dei prossimi top di gamma marchiati Google.

Dal design prima – confermato successivamente da big G – ai prezzi poi, i Pixel 6 e 6 Pro sembrano essere gli smartphone più leakati della storia. Oggi, oltre alle informazioni sul design e sul costo dei dispositivi, ci giungono altre interessanti novità riguardanti la fotocamera che monterà il 6 Pro. Dal rinomato forum XDA Developers è stato infatti analizzato il file APK della versione della Google Camera che sarà presente su Pixel 6 Pro.

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Pixel 6 Pro: sappiamo ormai tutto… ma quanto scatta bene?

Da queste informazioni si è riusciti a dedurre alcune caratteristiche hardware nonché informazioni software che il dispositivo top di gamma vanterà. Ulteriore carne al fuoco l’ha messa il giornalista Brandon Lee del canale This is Tech Today. Un video nel quale sono state condivise alcune foto e alcuni video che sembrerebbero essere usciti proprio dai sensori di Google Pixel 6 Pro.

Di fatto le foto ci mostrano la potenzialità del nuovo Pixel 6 Pro, uno smartphone che punterà tutto o quasi sui suoi sensori e sulla qualità fotografica nonché video. La carrellata di scatti condivisi da Brandon Lee, da punta e scatta a fotografie scattate in condizioni di luce non ottimale, mostrano di fatto ciò che dovrebbe essere il potenziale di Pixel 6 Pro.

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C’è però da puntualizzare come – secondo Brandon Lee – gli scatti e i video condivisi provengano non dalla versione finale di Pixel 6 Pro, bensì da un prototipo che – probabilmente – presenta alcune mancanze software rispetto al dispositivo che verrà immesso sul mercato nei prossimi mesi. E sappiamo bene quanto l’algoritmo giochi un ruolo fondamentale quando si parla di dispositivi targati big G.

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