Uno stop per la Apple Car: i colloqui con i produttori non proseguono

Battuta d’arresto per la Apple Car, l’automobile a guida autonoma che la multinazionale di Cupertino avrebbe in programma: i colloqui con CATL e BYD, i due colossi cinesi delle batterie, si sono bloccati, di conseguenza il progetto si trova in una fase di stallo.

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Le indiscrezioni, come sempre quando si parla delle novità della Mela, risultano essere frammentate, poche e non ufficiali, ma sono molti fra gli addetti ai lavori, coloro che raccontano di come la collaborazione fra l’azienda degli iPhone, e i due produttori cinesi di cui sopra, si siano già bloccati nonostante siano cominciati soltanto pochi mesi fa.

Apple, Tim Cook continua ad ammiccare ai bitcoin (Adobe Stock)
Apple, Tim Cook continua ad ammiccare ai bitcoin (Adobe Stock)

APPLE CAR, STOP AL PROGETTO: I COLLOQUI CON I CINESI DI CATL E BYD SI BLOCCANO, ECCO PERCHE’

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Stando a quanto specificato dall’agenzia Reuters sembra che il nocciolo della questione sia stato il rifiuto delle due aziende cinesi di costruire dei nuovi impianti negli Stati Uniti, organizzando delle squadre che lavorassero esclusivamente per il progetto della multinazionale americana. Nonostante questo rifiuto, la Apple starebbe tirando dritta per la sua strada, convinta di poter trovare una collaborazione proficua se non con CATL e BYD, con altre aziende del settore. Ovviamente le due aziende cinese restano in cima alla lista in quanto, nell’ambito delle batterie a litio ferro fosfato, le cosiddette LFP, i produttori di Pechino sono i migliori, e non è un caso se la Tesla, l’azienda leader delle auto elettriche, di proprietà del miliardario Elon Musk, abbia realizzato le Model 3 e le Model Y in Cina proprio con batterie LFP di CATL.

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A remare contro le ambizioni di Apple anche il clima non proprio simpatico esistente ormai da anni fra Stati Uniti e Cina, la tensione politica fra Washington e Pechino per via della questione Taiwan, nonché la nota guerra commerciale dei dazi, e infine, i costi esosi di questa operazione. Tra l’altro pare che si starebbe facendo anche non poca fatica a trovare del personale da dedicare esclusivamente ad Apple. BYD, inoltre, ha già un impianto in America, precisamente a Lancaster, in California, ma Cupertino vorrebbe un’azienda a lei esclusivamente dedicata, richiesta che per il momento i cinesi hanno declinato in maniera netta. Bisognerà a questo punto capire se vi siano i margini per riaprire la trattativa o se Apple stia già pensando a strade alternative, così come confermato da alcune voci che vorrebbero una collaborazione con Panasonic, multinazionale giapponese dell’elettronica. “Una vettura autonoma è un robot. E ci sono molte cose che si possono fare con questa tecnologia. Vedremo cosa farà Apple”, spiegò lo scorso mese di aprile Tim Cook, l’ad di Apple, parlando con il New York Times della vettura che potrebbe nascere: l’hype e la curiosità sono altissime, ma questo progetto vedrà mai veramente la luce?

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