Addio Stazione Spaziale, benvenuta Stazione Commerciale: la nuova trovata business della NASA

La Nasa dice addio alla ISS, la mitica Stazione Spaziale Internazionale, la “città” galleggiante a svariati chilometri dalla Terra. A breve verrà infatti sostituita dalla Stazione Commerciale.

Come scrive Esquire, la stazione realizzata 21 anni fa, esattamente nel 2000, e su cui hanno “alloggiato” moltissimi scienziati di tutto il mondo, dovrebbe a breve andare in pensione. Sia chiaro, non si tratta di una cosa in tempi brevi, in quanto, come sempre accade per quanto riguarda lo spazio, i progetti hanno durata di svariati anni, in ogni caso l’agenzia più famosa al mondo è pronta a mandare in pensione la vecchia ISS, e lo si capisce attraverso un rapporto pubblicato dalla stessa Nasa in cui si legge: “Anticipando il suo ritiro, la NASA si è impegnata a sostituire l’ISS con una o più destinazioni spaziali di proprietà e gestione commerciale”.

LA NASA DICE ADDIO ALLA ISS E PENSA ALLA STAZIONE COMMERCIALE: IL PROGETTO

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L’agenzia a stelle e strisce aggiunge: “La Stazione è stata progettata con un’aspettativa di vita di 15 anni con un fattore di sicurezza di due, il che significa che potrebbe durare 30 anni dopo il lancio dei suoi primi segmenti nel 1998” e aggiungendo che “la NASA è ottimista sul fatto che la vita della Stazione possa essere prorogato al 2030”. L’ISS ha un costo esagerato, circa 3 miliardi di dollari ogni anno, che rappresenta in totale un terzo del budget annuale destinato ai voli spaziali umani da parte dell’agenzia. Per fare in modo di abbattere questi costi, l’obiettivo è appunto individuare delle società commerciali che potrebbero fornire delle strutture nuove di zecca a dei prezzi migliori. La Nasa, si legge ancora sul sito ufficiale, “ha firmato accordi con tre società statunitensi per sviluppare progetti di stazioni spaziali e altre destinazioni commerciali nello spazio. Gli accordi fanno parte degli sforzi dell’agenzia per consentire una solida economia commerciale a guida americana nell’orbita terrestre bassa”.

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Al momento sono stati firmati tre contratti con Blue Origini, l’agenzia spaziale di Jeff Bezos, quindi Nanoracks, e Northrop Grumman Systems Corporation, per un valore totale di 415.6 milioni di dollari. “Sulla base delle nostre iniziative di successo di collaborare con l’industria privata per consegnare merci, e ora i nostri astronauti della NASA, alla Stazione Spaziale Internazionale – commenta l’amministratore della NASA Bill Nelson – la NASA sta ancora una volta aprendo la strada alla commercializzazione delle attività spaziali. Con le società commerciali che ora forniscono il trasporto verso l’orbita terrestre bassa, stiamo collaborando con le società statunitensi per sviluppare le destinazioni spaziali in cui le persone possono visitare, vivere e lavorare, consentendo alla NASA di continuare a forgiare un percorso nello spazio a beneficio dell’umanità. promuovendo allo stesso tempo l’attività commerciale nello spazio”. Vedremo quando tutto questo diverrà realtà.

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