Quali aziende del tech ci trasmettono più fiducia e come lo stabiliamo? ecco la classifica

La protezione della privacy è molto importante al giorno d’oggi sia per i consumatori che per le aziende tecnologiche che sono doppiamente responsabili della protezione dei dati sensibili dei loro clienti.

Sono le strategie di comunicazione delle varie aziende a determinare il livello di protezione della privacy dei clienti, e da un recente sondaggio condotto dal Washington Post sono emersi risultati che hanno lasciato a dir poco sorpreso il pubblico.

Il sondaggio è stato condotto su un campione di oltre 1.000 persone dislocate in tutti gli Stati Uniti, i quali sono stati chiamati a rispondere sul livello di fiducia nei confronti di una serie di colossi del web. I livelli di soddisfazione si suddividono in (tanta/abbastanza/poca/per niente, oppure nessuna opinione), e totalmente a sorpresa Apple non è risultata al primo post nelle preferenze.

Big Tech e privacy, ecco le preferite dal pubblico

Big Tech 20211225 cmag
I risultati del sondaggio del Washington Post – Adobe Stock

I risultati del sondaggio che è stato condotto dal quotidiano The Washington Post, su un campione di 1.000 utenti sparsi negli Stati Uniti, chiamati a esprimere le loro preferenze sulla gestione della privacy, hanno evidenziato risultati sorprendenti.

Le compagnie coinvolte nelle domande del sondaggio sono le seguenti: Amazon, Apple, Facebook, Google, Instagram, Microsoft, Tiktok, WhatsApp e YouTube. E sebbene il rigor di logica lascerebbe pensare che Apple sia la preferita degli utenti nella sua gestione della privacy dei suoi utenti, i risultati hanno invece rivelato che Amazon e Google sono le aziende che meglio proteggono i dati sensibili dei loro clienti.

Il sondaggio è stato reso pubblico in base alla quantità e alla tipologia di risposte: il 40% degli intervistati ha dichiarato per il 40% di avere scarsa fiducia in Amazon e Apple, che sono seguite a stretta distanza da Microsoft con il 42% delle risposte e Google con il 47% delle “preferenze negative”.

Sembrerà un paradosso, ma Amazon è anche prima nella classifica delle risposte positive: per il colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos è emersa una preferenza del 53% di persone che hanno risposto “tanto” o “abbastanza”. In seconda posizione si trova Google con il 48% di risposte, mentre Apple è terza col 44% quasi pari merito con Microsoft, stazionaria al 43%.

LEGGI ANCHE >>> I migliori 30 Podcast italiani

YouTube è invece al 53% delle risposte riportanti sfiducia da parte degli utenti, nonostante si tratti di una azienda che fa parte del gruppo Google. E sono solo il 35% i voti dedicati alla fiducia. Risultati coerenti per Facebook, sia nel bene che nel male: Facebook e tutte le piattaforme associate, con Instagram e WhatsApp, i voti di fiducia sfiorano appena il 20%, mentre quelli di sfiducia arrivano a picchi anche del 72%.

LEGGI ANCHE >>> Un commesso virtuale dentro i negozi: sarà empatico ed in grado di capire le nostre necessità consigliandoci al meglio

Ultimo in classifica TikTok, già al centro di controversie per una serie di motivi legati al cattivo esempio dato dai video, con appena il 12% di voti di consenso, con una percentuale di sfiducia molto alta, pari al 63%.

 

Impostazioni privacy