Doveva essere lanciata prima o poi una funzionalità che fosse d’aiuto per tutti coloro che lavorano con i social, ecco perché una azienda si è proposta di mettere a disposizione un software per tale ragione. Di che si tratta?
Proteggere i propri account è una priorità indissolubile, ragione per la quale era inevitabile che un giorno, da un momento all’altro oltretutto, nascesse un nuovo progetto che avesse come obiettivo quello di impedire ad eventuali hacker di appropriarsi di tutti i propri beni, come i guadagni oppure le foto private e non pubblicate.
Per questa iniziativa si è proposta Notch, una startup che promette bene fin da subito: guidata da Lightspeed Ventures, durante il primo giro di finanziamenti ha già raccolto 7 milioni di dollari. In poche parole “paga” una somma giornaliera a coloro che non restituiscono l’account entro 90 giorni, con dei piani che partono da 8 dollari al mese e che variano a seconda del profilo e del relativo massimale: “Per determinare il piano assicurativo ci basiamo sul numero dei follower, il coinvolgimento, la provenienza del pubblico, la verticale in cui lavora l’influencer, quanti post al mese carica di solito e quanti di essi sono sponsorizzati“.
Le aspettative future del progetto e le attuali intenzioni di coloro che gestiscono Notch
Come avrete potuto intuire, gli uomini della startup utilizzano il maggior numero di informazioni disponibili per determinare il valore del bene assicurato, ma il profilo rimarrà comunque sia un minimo a rischio dato che, gli hacker, sono sempre in agguato, di conseguenza non possiamo non pensare che sia tutto a posto. L’assicurazione di Notch per Instagram non copre la sospensione e il ban di un account, nemmeno nel caso in cui fossero “immeritati”, specie se avvenissero in seguito a segnalazioni di massa prive di fondamento.
Attualmente il servizio dell’azienda sembra essere operativo solamente in alcuni Stati del Nord America, ma è facile ipotizzare che tra i piani ambiziosi del team ci sia anche quello di estendersi a più paesi oppure ad altre piattaforme come YouTube, TikTok o Twitter ad esempio. Tuttavia, allo stato attuale le cose non cambieranno più di tanto: dovremo aspettare che il servizio trovi modo di espandersi con il passare da tempo, dunque sino ad allora dovremo limitarci soltanto a proteggere il nostro account Instagram.
? Fonte: www.hdblog.it