Una notizia che si accoda a quelle circolate nelle scorse settimane: Huawei torna in affari con Qualcomm, alimentando così la fiammella della speranza di rivedere il colosso cinese collaborare con gli USA.
Con l’imminente addio di Trump alla Casa Bianca si torna a parlare di Huawei. La possibilità che il colosso cinese possa riaffacciarsi oltreoceano per la produzione dei suoi smartphone si fa quindi sempre più reale. Questa volta tocca a Qualcomm, produttrice statunitense dei chip presenti sulla maggioranza degli smartphone.
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Huawei pronta a riemergere grazie all’addio di Trump alla Casa Bianca?
È da ormai qualche anno che il ban imposto dall’amministrazione Trump ha di fatto escluso dai giochi Huawei, costretta a ripensare in grande sia per la produzione di hardware che per quanto concerne il supporto software.
Un ban che ha colpito pesantemente l’azienda, costretta di recente a vendere Honor, branchia della produzione di smartphone di Huawei, proprio a causa dei disagi dovuti alle limitazioni tra USA e Cina.
Lo stesso si può dire di Qualcomm che, seppur non rientrando nella lista delle aziende cinesi, con i cinesi ci ha lavorato e ci lavora tutt’ora. Proprio per questo motivo il produttore di chip ha espresso la sua volontà di tornare in affari con Huawei, vista la conclusione del mandato Trump e l’imminente arrivo di Biden nello studio ovale, di sicuro più morbido in quanto a politiche inerenti i mercati internazionali.
Dopo la recente dipartita di TMSC, produttori dei SoC per Huawei che si sono tirati indietro sulla fornitura degli stessi proprio a causa del ban imposto da Trump, Qualcomm è pronta ad inserirsi nella voragine lasciata dai taiwanesi.
Occhi sui prossimi smartphone di Huawei quindi, in arrivo ad inizio 2021 e che potrebbero ritrovare i chip Snapdragon prodotti proprio da Qualcomm e, chissà, vedere riaperte le porte del Play Store e dei servizi Google.
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