Il radiotelescopio di Arecibo, la rinascita: Porto Rico ci prova

Lo scorso dicembre il collasso definitivo, causa il terremoto e la disattivazione degli impianti imposti dalla National Science Foundation. Ma non è detta ancora l’ultima per il radiotelescopio di Arecibo.

Radiotelescopio di Arecibo (Adobe Stock)
Radiotelescopio di Arecibo (Adobe Stock)

La fiammella di speranza per Arecibo, che stanno a gran voce cercando molti ricercatori di tutto il mondo, può essere finalmente alimentata.

L’importanza del radiotelescopio di Arecibo

Radiotelescopio Arecibo (Adobe Stock)
Radiotelescopio Arecibo (Adobe Stock)

Un diametro di 304,8 metri e una superficie dell’antenna formata da 38.778 pannelli di alluminio da circa un metro e mezzo di lato, sostenuti da una maglia di cavi di acciaio. L’importanza del radiotelescopio di Arecibo non risiede solo nelle sue dimensioni. Ma nella sua tecnica, che permetteva al telescopio di osservare qualsiasi regione di cielo entro un cono di 40 gradi visibile verso lo Zenit locale (tra -1 e 38 gradi di declinazione).

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Wanda Vázquez Garced sa bene dell’importanza del radiotelescopio di Arecibo, per questo ha stanziato 8 milioni di dollari per portarne avanti la ricostruzione. “Il crollo del radiotelescopio offre l’opportunità di riprogettarlo – spiega la governatrice di Porto Rico – tenendo conto delle lezioni apprese e delle raccomandazioni della comunità scientifica per renderlo rilevante per decenni. Da qui l’accordo OE 2020-096 per la ricostruzione”.

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Anche Francisco Cordova, spera che gli 8 milioni di euro rappresentino un punto di partenza e confida nel placet della National Science Foundation per la ricostruzione. “E’ un’icona – rimarca il direttore dell’osservatorio – uno dei simbolo della cultura portoricana“. Già, quell’avvallamento naturale dove sorgeva il mastodontico radiotelescopio di Arecibo è stato dichiarato di interesse storico, un motivo in più per dire sì alla ricostruzione.

Il problema è che gli 8 mln non bastano, ci vorranno altri interventi, anche se molto dipenderà dai soldi a disposizione della NSF, ma la mossa di Porto Rico potrebbe rappresentare la prima pietra su cui ricostruire.

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