L’universo è solo una simulazione: “Siamo come personaggi di GTA”

E se l’universo fosse solo una simulazione, una sorta di ologramma? La teoria può sembrare decisamente complottistica e cospiratrice in quanto vedrebbe le persone che abitano la Terra come dei giocatori facenti parte un videogame gigantesco, ma è stata rilanciata da menti autorevoli negli anni anni, a cominciare da Elon Musk, visionario sudafricano inventore di Tesla e SpaceX, nonché uomo più ricco al mondo.

Universo una simulazione? (Foto Greenme)
Universo una simulazione? La teoria (Foto Greenme)

Giusto per capire quanto la teoria dell’universo come simulazione sia quotata, recentemente la stessa è stata corroborata di un nuovo contributo scientifico attraverso la pubblicazione sulla rivista Scientific American, non proprio l’ultima della pubblicazione. A scrivere il saggio è stato Fouad Khan, editore senior della rivista Nature Energy, secondo cui vi sarebbero alcuni indizi che potrebbero confermare questa tesi decisamente particolare. L’universo sarebbe quindi “una proiezione soggettiva di alcune delle variabili all’interno del programma in modo che possiamo provare la sensazione di essere nel gioco”.

La teoria sull'universo (Foto Esquire)
La teoria sull’universo: solo una simulazione? (Foto Esquire)

UNIVERSO UNA SIMULAZIONE? LA SPIEGAZIONE DI FOUAD KHAN

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Se ciò fosse vero, per una simulazione di tale tipo sarebbe necessaria una fonte di energia come una specie di processore gigantesco “che rappresenterebbe – si legge a riguardo sul Corriere dello Sport – non solo la potenza o forza di quello scenario, ma anche l’unico elemento che risiederebbe al di fuori della simulazione, l’unica cosa reale”. Secondo tale teoria sia il comportamento dei personaggi che vi abitano, quindi noi, così come lo stesso ambiente, sarebbero possibili grazie a degli algoritmi che tengono conto di alcune variabili.

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Secondo Khan saremmo “come i personaggi di Grand Theft Auto, esistiamo per creare uscite audiovisive integrate”, e come per i personaggi del videogioco, “è molto probabile che questo avvantaggi qualcuno che vive le nostre vite attraverso di noi”. Viene inoltre specificato che l’esperienza dei personaggi potrebbe essere “molto diversa dall’esperienza del giocatore”, ma “tra il personaggio e il giocatore c’è una zona grigia dove parti del giocatore e parti del personaggio sono combinate in una sorta di coscienza“. Khan comunque conclude il suo articolo scrivendo: “Non dobbiamo dimenticare qual è realmente l’ipotesi della simulazione. È la madre di tutte le teorie del complotto, quella che dice che tutto, tranne il nulla, è falso ed è una cospirazione progettata per ingannare i nostri sensi”. A voi l’interpretazione…

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