Incredibile miracolo della AI: ora possiamo ascoltare la decima sinfonia del maestro Beethoven

Era rimasta incompiuta dato l’aggravarsi delle condizioni di salute del musicista. Adesso siamo in grado di ascoltarla per intero.

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Uno spartito originale di Beethoven (Getty Images)

Grazie all’intelligenza artificiale ora siamo finalmente in grado di ascoltare per intero la decima sinfonia di Ludwig Van Beethoven. Il compositore tedesco, morto nel 1827 per le conseguenze di una polmonite (altri invece sostengono che la causa sia stata una cirrosi epatica, ma le versioni sul suo decesso sono innumerevoli), non era riuscito a portare a termine lo spartito a causa dell’aggravarsi improvviso delle sue condizioni di salute, già critiche da qualche tempo.

L’operazione sviluppata dall’AI dunque segna un vero e proprio traguardo storico, visto che il componimento del musicista è rimasto per anni avvolto nel mistero e oggetto di studio. Sinora non ne avevamo a disposizione che poche note, ragion per cui nemmeno gli esperti erano mai riusciti a completarne una significativa ricostruzione. Dove non è arrivato l’uomo però è arrivata ora l’intelligenza artificiale: già nei giorni scorsi avevamo presentato in anteprima un nuovo progetto dello stesso tipo ideato dall’artista digitale statunitense Nathan Shipley, grazie al quale ora siamo in grado di conoscere il vero volto della Gioconda, ma anche di Elisabetta I d’Inghilterra, di Rembrandt e dello stesso Beethoven.

La decima sinfonia di Beethoven: miracolo della tecnologia ma anche capolavoro di bravura

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Un ritratto di Ludwig Van Beethoven (Getty Images)

Adesso dunque tocca alla Decima di Beethoven, che a dire il vero però già nel 1988 era stato oggetto della curiosità del musicologo Barry Cooper, che per primo aveva tentato di portare a termine una ricostruzione completa del pentagramma. Lo studioso aveva ripreso 250 battute dagli schizzi originali, e dopo averle rielaborate si era detto fermamente convinto della bontà del lavoro compiuto.

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In realtà però Cooper non era riuscito a spingersi oltre quelle 250 battute, per cui nel 2019 è stato avviato un nuovo gruppo di lavoro messo su da compositori, musicologi, storici musicali e informatici. Obiettivo del team di ricostruire la sinfonia in maniera fedele, o comunque in una maniera che rispecchiasse il più possibile il desiderio iniziale di Beethoven.

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Il resto lo ha fatto la tecnologia insieme l’intelligenza artificiale, e a 250 anni  dalla nascita del musicista la missione può dirsi finalmente compiuta. Verrà pubblicata il prossimo 9 ottobre e presentata a Bonn, città natale del pianista, nel corso del Telekomm Forum. Fondamentale però, va ricordato, l’intervento umano, senza il quale neanche la macchina più avveniristica sarebbe bastata per riuscire nell’impresa.

 

 

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