Project Loon non vola più ma i suoi brevetti vanno a ruba: ecco cosa accade

Project Loon, l’interessante progetto di palloni aerostatici firmato da Google e Alphabet, è stato bloccato, ma i brevetti relativi a tale “mission” stanno andando a ruba: vi spieghiamo tutto in questo servizio.

Project Loon dismesso, ma i brevetti...
Project Loon dismesso, ma i brevetti vanno a ruba

Il progetto Loon, per coloro che non sapessero di cosa stiamo parlando, è stato a lungo al centro delle attività di Big G e di Alphabet, ma dopo un continuo sviluppo e una importante ricerca, il colosso californiano ha deciso di abbandonarlo, in quanto evidentemente non realizzabile nella realtà.

PROJECT LOON DISMESSO MA I SUOI BREVETTI SONO ANDATI A RUBA

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A riguardo la stessa Google è uscita allo scoperto attraverso una dichiarazioni, spiegando che comunque il lavoro svolto in questi ultimi anni non è affatto da buttare, e di conseguenza alcuni dei brevetti registrati dalla divisione di Google verranno venduti o ceduti a determinati partner commerciali, mentre altri saranno resi liberi e gratuiti, e infine, tutti i dati sui voli saranno resi open source, quindi accessibili a tutti nella rete. Attraverso questo sistema di condivisione, un portavoce di Google ha spiegato di voler sperare di aiutare “le future generazioni di ingegneri, esperti di comunicazione e scienziati del clima a esplorare le proprie domande radicali”. E ancora: “Sebbene il risultato finale del viaggio di Loon non sia quello che speravamo, ci sono importanti lezioni che Loon ha imparato lungo la strada che hanno il potenziale per supportare il lavoro di futuri esploratori e innovatori”.

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A riguardo è giunto anche il commento di Jim Nelson, Division Manager di Raven Aerostar, azienda che ha partecipato al progetto Loon e che ha spiegato: “Negli ultimi nove anni, Raven ha collaborato con Loon allo sviluppo di questa tecnologia unica. Loon ha lanciato e migliaia di piattaforme di palloncini per aiutare a svolgere la sua missione. Parallelamente, abbiamo sfruttato la partnership Loon e i nostri 60 anni di esperienza con le mongolfiera per progettare e costruire la nostra piattaforma stratosferica Thunderhead. Avere la tecnologia sotto un’unica casa è eccezionalmente prezioso, soprattutto perché la domanda per le nostre soluzioni continua ad aumentare”. Fra coloro che hanno messo le mani sui brevetti legati al progetto dei palloni aerostatici, troviamo ad esempio SoftBank, un colosso giapponese che ha acquisito i protocolli di comunicazione stratosferici, manutenzione, operazioni e velivoli, con l’obiettivo di implementarli nel progetto HAPS (High Altitude Platform Stations), che utilizza gli alianti al posto dei palloni aerostatici. SoftBank ha investito ben 125 milioni di dollari in Loon nel 2019, e per un determinato periodo, come specificato da HdBlog, le due società hanno lavorato in partnership fondando la Haps Alliance.

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