Shock nella ricerca spaziale: trova l’acqua in altre galassie dello Spazio, rimesse in discussione molte teorie

Le ipotesi e teorie su come si sia creata la vita nell’Universo continuano tutt’oggi a rincorrersi, risposte definitive non se ne hanno ancora e gli scienziati continuano senza sosta a studiare quanto più possibile per trovare delle risposte che corrispondano alla realtà.

Molecole d'acqua nello spazio lontano (Adobe Stock)
Molecole d’acqua nello spazio lontano (Adobe Stock)

Una delle domande più frequenti è se ci sia, o ci sia stata, vita nell’Universo oltre a quella sul Pianeta Terra. Ed inevitabilmente questo interrogativo è sempre associato alla presenza di acqua su pianeti e galassie, conditio sine qua non per la presenza di qualsivoglia forma di vita su qualunque pianeta.

Ad esempio, la nuova missione presente su Marte con Perseverance e Ingenuity che raccolgono rocce dal terreno del Pianeta Rosso è tesa appunto a verificare se in passato ci sia stata presenza di acqua, grazie al prelievo di rocce dalla superficie. Ma le ricerche si sono fatte più specifiche e, soprattutto, sono andate ben più lontane di Marte.

L’acqua era presente in galassie più giovani, lo hanno scoperto gli scienziati

Riproduzione di una galassia (Web)
Riproduzione di una galassia (Web)

Gli scienziati dell’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign hanno recentemente fatto una scoperta a dir poco shoccante: utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) in Cile hanno infatti trovato prove della presenza di molecole d’acqua in una galassia molto lontana e molto grande.

Molecole costituite da idrogeno e ossigeno sono infatti state trovate su SPT0311-58, una galassia molto grande e molto lontana, tanto lontana che la sua luce risale a quando l’universo era molto, molto giovane: “appena” 780 milioni di anni e si trova a 12,8 miliardi di anni luce.

L’anno luce è un’unità di misura della lunghezza, definita come la distanza percorsa dalla radiazione elettromagnetica nel vuoto nell’intervallo di un anno. La luce, specialmente quando si tratta di viaggiare nello spazio, ci mette molto tempo ad arrivare a destinazione, ed è questo che determina la lontananza della galassia.

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Ma la scoperta fatta dagli scienziati americani grazie all’utilizzo del telescopio cileno dimostrano, anche se non inconfutabilmente, che anche l’universo più giovane aveva le molecole, passando presto da elio e idrogeno a combinazioni più complesse.

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«Utilizzando osservazioni ALMA ad alta risoluzione del gas molecolare nella coppia di galassie note collettivamente come SPT0311-58, abbiamo rilevato molecole di acqua e monossido di carbonio nella più grande delle due». E’ con queste parole che l’autore principale dello studio, lo scienziato Sreevani Jarugula, ha commentato la scoperta, aggingendo: «L’ossigeno e il carbonio, in particolare, sono elementi di prima generazione e, nelle forme molecolari di monossido di carbonio e acqua, sono fondamentali per la vita come la conosciamo».

 

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