Le SIM cellulari compiono 30 anni: tecnologia ancora attuale

Sembra ieri e invece sono passati 30 anni: tanti sono i compleanni della SIM Card, la “scheda telefonica” che ha permesso e continua a permettere ai cellulari di effettuare e ricevere chiamate, che è in grado di dotare dispositivi come gli smartphone e i tablet di connessione internet, e che nel corso dei decenni ha subìto tante rivoluzioni ma che si è sempre tenuta al passo coi tempi. E soprattutto che ha sempre mantenuto la sua funzione, nonostante i tanti cambiamenti della tecnologia cellulare, pur cambiando pelle, misura e colore.

SIM Card, un'evoluzione lunga 30 anni (Adobe Stock)
SIM Card, un’evoluzione lunga 30 anni (Adobe Stock)

Il compleanno vero e proprio è caduto il 18 novembre: nello stesso giorno del 1991 infatti la SIM Card ha debuttato a livello commerciale in Finlandia. La prima card in assoluto è stata realizzata dall’azienda Giesecke+Devrient (G+D) per l’operatore Radiolinja (oggi Elisa).

Ma in realtà, la tecnologia che ha portato alla nascita e alla commercializzazione della SIM Card affonda le sue radici negli Anni Sessanta, in particolare nel 1968, quando G+D ha depositato i primi brevetti. Nel 1989 poi, un paio di anni prima del debutto commerciale, lo standard è stato finalmente definito anche se all’inizio la SIM Card era molto grande, aveva le dimensioni di una carta di credito, ed era quasi totalmente di plastica.

Il cuore della SIM, un piccolo chip, che racchiude un mondo

SIM Card, il chip è il vero cuore della tecnologia (Adobe Stock)
SIM Card, il chip è il vero cuore della tecnologia (Adobe Stock)

Ma nonostante la grande quantità di plastica, il vero cuore della SIM Card era e continua a essere il piccolo chip che contiene tutte le informazioni necessario al telefono per agganciarsi alla rete telefonica e identificare l’utente in maniera unica grazie al suo numero.

E’ proprio grazie al chip che la SIM ha potuto evolversi nel tempo, soprattutto per quanto riguarda la sua forma e le sue dimensioni, che sono diventate sempre più piccole con l’avvento dei cellulari che sono sempre più compatti. Infatti a un certo punto le SIM Card hanno iniziato a virare verso nuovi standard di grandezza: nel 1996 le SIM Card tradizionali hanno lasciato lo spazio a quelle più piccole e compatte, le Mini-SIM.

 

Le Mini-SIM sono state protegoniste di buona parte degli Anni Novanta e per il primo decennio del 2000, anche se si trattava più di un fattore estetico che di un fattore funzionale. Infatti era possibile tagliare le SIM grandi per adattarle agli alloggiamenti più piccini installati nel telefono. Le dimensioni infatti sono rimaste le stesse anche quando le SIM hanno iniziato a cambiare la loro capacità, da 16K a 128K.

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Dopodiché ci furono altri aggiornamenti di misura: dalle Mini SIM si è passati alle Micro SIM, nate nel 2010 in occasione del lancio del primo iPad e di iPhone 4, il primo telefono che supportava questo standard, Poi arrivarono le Nano SIM, un formato che ancora oggi è supportato dai telefoni di nuova generazione. Era il 2012, l’anno in cui è anche nata una SIM che costituisce il vero futuro dello standard: la eSIM integrata.

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Si tratta di una SIM che non ha più un corpo fisico, o perlomeno lo ha ma non è una parte esterna al cellulare, ma è integrato nel telefono stesso ed i modelli che la supportano garantiscono tutti i criteri di sicurezza da soddisfare per uncomponente di questa importanza.

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