Ethicoin, l’ultimo nato dalla Blockchain, ora pagherà le cure mediche a chi non può permettersele

Il team di Ethicare, piattaforma di raccolta fondi basata sulla tecnologia blockchain, prima ed unica nel suo genere, ha come obiettivo quello di finanziare le prestazione sanitarie a chi non se le può permettere.

Ethicare, 09/12/2021 - Computermagazine.it
Ethicare, 09/12/2021 – Computermagazine.it

Si tratta di una realtà tutta italiana, una startup con sede in Puglia, in provincia di Bari: «Il progetto Ethicare – ha spiegato Giuseppe Lorusso, cofounder della stessa azienda, parlando in esclusiva ai microfoni de Il Sole 24 Ore – è spinto dalla volontà di restituire alle persone il controllo sulle proprie decisioni e non comporta la necessità di avere fiducia in un intermediario, sia esso un privato cittadino o una Ong, grazie al sistema decentralizzato che regola in modo trasparente i rapporti tra le parti»

Ethicare, 09/12/2021 - Computermagazine.it
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ETHICOIN, IL ‘BITCOIN’ CHE PERMETTE DI PAGARE LE CURE MEDICHE A CHI NON PUO’ PERMETTERSELE

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Ethicare nasce dall’esperienza della Banca delle Visite, un’iniziativa molto simile a quella del “caffè sospeso”, usanza in voga in quel di Napoli: in poche parole, una persona pagava in anticipo delle visite mediche per chi non potesse permettersele, e attraverso la Banca si metteva in contatto il cliente con la struttura sanitaria, sostenendone i costi. Come scrive il quotidiano economico finanziario, il sistema, seppur funzionante, veniva visto con un po’ di sfiducia dai donatori, di conseguenza nel 2017 è stato evoluto grazie alle numerose potenzialità offerte dalla Ethereum, piattaforma digitale che consentiva di “creare software che veniva memorizzato ed eseguito all’interno della blockchain”. «Questo tipo di software, denominato smart-contract, ha diverse caratteristiche uniche nel suo genere», sono le parole di Michele Pisicoli, fondatore e sviluppatore del progetto Ethicare. «È accessibile a chiunque, è trasparente e immutabile. Chiunque può eseguirlo e avere la certezza che il software farà esattamente quello per cui è stato costruito. Questo è un concetto che va oltre l’automatizzazione e crea le basi per costruire sistemi con una governance autonoma». Attraverso l’applicazione dedicata, si è messa in secondo piano l’intermediazione fra le persone, rendendo di fatto le parti in gioco in grado di autogestirsi fra di loro.

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«Ethicare è solo uno strumento che vuole rendere le cose più democratiche e trasparenti – precisa il team della startup – ma le Ong e le piccole realtà che operano sul territorio avranno comunque un ruolo di catalizzatori di fiducia. Ethicare ha comunque diversi possibili follow-up, che potrebbero portare a modelli di business molto interessanti. Il nostro progetto futuro è quello di riuscire a creare una rete di convenzionamenti con società che accetterebbero l’Ethicoin come strumento di pagamento per prodotti o servizi. Oggi il 5% delle raccolte che vanno a buon fine viene trattenuto dallo smart-contract al momento del pagamento al medico, in cambio di un cashback in Ethicoin. L’Ethicoin è il nostro token, per la precisione è un «fan token» che viene distribuito ai medici e ai donatori e rappresenta la misura in cui ci si è adoperati per il prossimo. Si tratta di un cashback simbolico che serve a incentivare i donatori e a sostenere il progetto».

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