Drone Cargo in Italia: primo grande successo di una consegna avvenuta che aprirà ad un nuovo futuro

Una azienda italiana ha progettato dei droni cargo da poter impiegare come mezzi di trasporto nella consegna di cibi e oggetti. L’esito delle prove effettuate non è andata male, ma quanti kg possono trasportare?

Drone Cargo in Italia: primo grande successo di una consegna avvenuta che aprirà ad un nuovo futuro
Questa tipologia di droni, all’opera, si dimostra parecchio efficiente – Computermagazine.it

Una consegna effettuata tramite dei droni può risultare essere troppo avanzata come procedura o rischiosa, motivo per cui qualcuno potrebbe pensare che non siano dei dispositivi così tanto affidabili come vorrebbero apparire.

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Tuttavia, le sperimentazioni fatte al riguardo suggeriscono un altro tipo di ipotesi: avendo una progettazione dietro davvero interessante, i droni possono essere in grado di trasportare quantità di cibo e oggetti abbastanza pesanti. Ma entro quale tragitto?

Gli incredibili mezzi di trasporto

Drone Cargo in Italia: primo grande successo di una consegna avvenuta che aprirà ad un nuovo futuro
i eVTOL FB3 non sono i primi droni capaci di trasportare grandi carichi. Negli USA a quanto pare Google ci ha già pensato – Computermagazine.it

FlyingBasket è l’azienda torinese – esperta nel settore del trasporto aereo per scopi industriali e dediti alla logistica e all’energia – che si è impegnata a fondo per portare avanti una iniziativa che mira a rendere i droni i prossimi corrieri dei cibi ordinabili online.

E tra i migliaia di mezzi che potrebbero essere usati per questo scopo, sicuramente i droni cargo eVTOL FB3 possono svolgere correttamente i ruoli per cui sono stati creati grazie al fatto che siano in grado di trasportare dei pesi fino a 100 kg.

Il primo, originariamente, non poteva sopportarne più di 26 kg all’interno di un contenitore, mentre il secondo pare che sia stato dotato di un gancio retrattile. Lo scopo è quello di poter testare la velocità della consegna della merce senza far atterrare il drone nemmeno una volta.

I risultati, basati sulle caratteristiche della meta da raggiungere e sull’autonomia del dispositivo in se, sono stati registrati e analizzati a pieno. Ambedue i droni hanno avuto modo di partecipare in maniere differenti, ed entrambi sono riusciti a portare a termine le consegne senza riscontrare problemi.

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Il tragitto è avvenuto a 3,9 km di distanza facendo volare i mezzi sul fiume Stura di Lanzo, e mettendo in pratica una modalità particolare chiamata BVLOS, acronimo di Beyond Visual Line of Sight, per guardare direttamente dal drone senza essere lì presenti. Il test, supervisionato dall’ENAC, ha superato tutte le prove, e i dispositivi sono stati riconosciuti come assolutamente affidabili nel loro impiego.

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