Diritti tv, assemblea di Lega: (altra) fumata grigia

Questo matrimonio non s’ha da fare. Almeno per il momento. La Lega ancora non sa a chi attribuire i diritti tv di Serie A per il triennio 2021-24.

Serie A TIM (Adobe Stock)
Serie A TIM (Adobe Stock)

E’ questa l’estrema sintesi dopo l’ultima assemblea odierna, con tanto di comunicato ufficiale. “L’Assemblea della Lega Serie A si è svolta oggi in video collegamento con la partecipazione di tutte le Associate. I club, all’unanimità, hanno conferito mandato all’Amministratore Delegato per avviare una fase di trattative private per i diritti audiovisivi nell’area Medio Oriente e Nord Africa”.

Diritti tv, la situazione (di stallo). Chiuse le trattative private

Fumata grigia sui Diritti Tv della Lega Serie A (Adobe Stock)
Fumata grigia sui Diritti Tv della Lega Serie A (Adobe Stock)

Per quanto riguarda i diritti audiovisivi internazionali per tutti gli altri territori – continua la nota ufficiale – sono state chiuse le trattative private per invitare gli operatori a formulare le loro offerte migliorative”.

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Ecco la fumata grigia: “I diritti audiovisivi per il territorio italiano per il triennio 2021-2024 e l’operazione con il consorzio CVC – Advent – FSI, temi trattati durante la riunione come previsto dall’ordine del giorno, saranno invece approfonditi – conclude la nota – in una nuova Assemblea, prevista per la prossima settimana“.

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La situazione ormai si conosce da tempo. SKY ha fatto le sue mosse, con tanto di lettere suscitanti dubbi sull’offerta di DAZN. Quella sua comunque è da mezzo miliardo, subito, entro pochissime ore dall’aggiudicazione dell’offerta. In più il 50% della stagione 2021/2022.

In un momento in cui l’emergenza sanitaria non ha certo riempito le casse dei club, sempre più in crisi, svuotando gli stadi, allontanato gli sponsor e ridotto il mercato e il valore dei calciatori, l’offerta di Sky per i diritti tv di Serie A sembra un’enorme boccata d’ossigeno. Ma c’è DAZN.

DAZN, da canto suo, mette sul piatto dei diritti tv della Serie A 840 milioni di euro a stagione, puntando sulla partnership con TIM. Che si è impegnata al pagamento di un minimo annuale garantito pari a oltre il 40% dell’importo totale annuo dovuto alla Serie A.

In altre parole, TIM porterebbe circa 340 degli 840 milioni a stagione di DAZN. Entrambe le offerte sono appetibili, ma a questo punto la domanda sorge spontanea: perché la Lega di Serie A non ha ancora deciso a chi assegnare i diritti tv di Serie A per il prossimo triennio?

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