La Puglia ci spinge nello Spazio e l’anno 2022 è quello giusto

Grottaglie vuole diventare un porto sicuro per il turismo spaziale, almeno entro il 2022, grazie all’infrastrutturazione dello spazio porto, già nei progetti realizzata il prossimo anno.

Grottaglie, lo spazioporto italiano – Computermagazine.it

Lo spazioporto di Grottaglie è un sogno che si avvera, una visione dopo anni e anni di lavoro che prende vita, e che mira a diventare molto presto uno dei pochi accessi d’Europa per iniziare a viaggiare nello spazio. E così sii sta aspettando la svolta italiana per il turismo spaziale, il 2022, con l’infrastrutturazione dello spazioporto, potrà essere l’anno di svolta per le ambizioni pugliesi nel settore spaziale.

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La pandemia Covid non solo ha rovinato le nostre vite, ma ha aggredito prepotentemente il settore aeronautico, e così facendo ha mostrato come un’importante fetta della space economy si basi principalmente sui dati satellitari per il monitoraggio e il tracciamento e per l’osservazione dei cambiamenti della Terra, e per la Puglia questo vuol dire mettere in campo  Planetek. “Si gioca una partita importante e lo spazio si è dimostrato più resiliente del comparto aereo. – spiega Vito Albino, presidente di Arti – Una volta acquisiti i dati satellitari c’è ampio spazio all’applicazione nell’information technology e nel digitale, un obiettivo per le imprese locali”. Non mancano poi anche i numerosi esempi che si possono fare sulla costruzione dei satelliti, realizzati proprio qui in Italia .

Lo spazioporto sarà una possibile partenza per una missione nel 2023 – Computermagazine.it

Basti pensare ad esempi straordinari come alla parte di lavoro  garantita da Exprivia per il satellite Esa Sentinel-6 e il programma Copernicus. O, se vogliamo puntare in alto, alla Sitael del gruppo Angel della famiglia Pertosa. La Puglia proprio in questo settore, è fiorita di infrastrutture dedicate, una di quelle più importanti è  lo spazioporto di Grottaglie nell’aeroporto Arlotta che, per chi non lo sapesse, è molto simile ad uno spazioporto di Jeff Bezos, che ospita solo razzi verticali. E qui è proprio dove Grottaglie deve andare a lavorare: garantire sia una partenza verticale sia una orizzontale.

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Il target più vicino che vedremo a breve resta invece il rientro di Space Rider dell’Agenzia spaziale europea, il veicolo che ricordiamo è programmato per rimanere senza pilota che verrà lanciato nel 2023 dalla base di Kourou, in grado di realizzare esperimenti scientifici e tecnologici in condizioni di microgravità a 400 km di altezza dalla Terra, senza mettere a repentaglio la vita di un astronauta . Un progetto già finanziato e che vede in Grottaglie l’approdo perfetto dopo i due mesi di missione, e speriamo le carte vengano firmate a breve.

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