Elon Musk ci invade con StarLink: con il lancio di altre 7.500 unità non avremmo più scelta

Il neo direttore di Twitter ha espanso ancora una volta Starlink, permettendo a tutti coloro che ne vorrebbero beneficiare di far uso di una connessione di rete più speciale rispetto a prima, e soprattutto con dei cambiamenti non indifferenti come potremmo pensare. Ma che cosa cambierà, e soprattutto in che modo agirà SpaceX questa volta?

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Abbiamo mai pensato di abbonarci al servizio? – Computermagazine.it

Nuovi lanci in arrivo, e non saranno i soliti a cui siamo abituati

La FCC, dopo alcune attente valutazioni, ha autorizzato il lancio esclusivo di ben 7.500 satelliti Starlink LEO, ovvero di seconda generazione in orbita bassa terrestre. Sono stati pensati per il lancio proprio con Starship, assicurando prestazioni superiori a quelli attuali sia nelle funzioni hardware che software, oltre che in quelle di rete.

Lo scopo non serve neanche spiegarlo, perché a questo punto pensiamo che sia più che ovvio: incrementare le unità e migliorare il supporto di rete di migliaia di utenti. Allo stato attuale sono in funzione soltanto 3.231 satelliti, e seppur la compagnia sperava di lanciarne almeno 29.988, comunque sia non può che essere un ottimo risultato.

Più avanti si spera che ci possa essere una espansione totale della costellazione di SpaceX, la quale è probabile che vada ad aumentare a lungo andare. Dobbiamo soltanto augurarci che non passi troppo tempo, ma nel frattempo che cosa possiamo sapere da quelli che sono i satelliti in orbita adesso?

Starlink migliora i suoi dispositivi: saranno più efficaci nel loro lavoro

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Il dominio di Starlink è indiscusso – Computermagazine.it

I device avranno posizioni diverse tra loro per poter registrare un tipo di resa differente. Alcuni saranno a 525 km con inclinazione di 53°, altri a 530 km e 43° e infine a 535 km e 33°. Comunque non supereranno i 580 km in quanto andrebbero in conflitto con i prossimi satelliti di Amazon, il che non sarebbe la migliore delle situazioni se si scontrassero per errore. E’ già successo in passato con altri satelliti, dunque prevenire è meglio che curare in questo momento.

Il numero scelto non è nemmeno casuale come qualcuno potrebbe pensare: è stato selezionato p garantire a SpaceX di poter iniziare il dispiegamento della nuova generazione, ma essendo limitata nel numero di unità – come abbiamo detto prima -, penserà solo a proteggere gli altri operatori satellitari e terrestri da interferenze dannose. La sicurezza stessa dei software è aumentata: non ci sarà il rischio di malfunzionamenti o sovraccarichi per fortuna.

? Fonte: www.hwupgrade.it

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